Regia di Alberto Negrin vedi scheda film
Giorgio Ambrosoli viene nominato nel 1974 liquidatore della Banca Privata Italiana, al cui vertice c’è Michele Sindona. Scoperti i loschi traffici internazionali di quest’ultimo, Ambrosoli va incontro a un destino crudele e tragico.
Prendendo spunto dalla biografia omonima scritta da Umberto, figlio di Giorgio Ambrosoli, Qualunque cosa succeda racconta i convulsi giorni che portarono il commissario liquidatore della Banca Privata Italiana a incappare sul suo cammino in minacce e pressioni di vario tipo fino al suo assassinio, davanti a casa, la sera dell’11 luglio 1979. È stata una delle pagine più nere della Repubblica, che ha avuto lunghi strascichi e numerose zone d’ombra, includendo fra essi anche la dichiarazione che Ambrosoli “se l’andava cercando” che Giulio Andreotti – all’epoca dei fatti, fra il 1976 e il 1979, Presidente del Consiglio – rilasciò nel 2010, oltre quarant’anni più tardi (forse soltanto una boutade delle sue, ma certo infelice e preoccupante). Questo film ripercorre l’ultimo, difficile periodo della vita di Ambrosoli con toni e stile adeguati al contenitore televisivo; la regia è affidata all’esperto Alberto Negrin, che aveva già diretto svariati titoli di chiaro impatto civile per il piccolo schermo (Perlasca: un eroe italiano; Paolo Borsellino – I 57 giorni; Il viaggio del terrore . La vera storia dell’Achille Lauro) e che qui riveste anche il ruolo di sceneggiatore insieme ad Andrea Porporati e a Maurizio De Luca. Fra gli interpreti abbondano i volti noti: Pierfrancesco Favino, Anita Caprioli, Roberto Herlitzka, Massimo Popolizio, Andrea Gherpelli, Claudio Bigagli e, nel ruolo di Andreotti, Giovanni Esposito. Ottima la ricostruzione, anche se inevitabilmente la storia viene romanzata quanto basta per riuscire a raggiungere il grande pubblico; due puntate di cento minuti ciascuna. 4,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta