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La torre di Londra

Regia di Roger Corman vedi scheda film

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La recensione su La torre di Londra

di undying
8 stelle

Gioiello diretto da Roger Corman nell'ispirato periodo di collaborazione con (un grandioso) Vincent Price, qui al suo massimo in un ruolo cinico, feroce e al tempo stesso tragico. Lontano dai testi di Poe, Corman ripropone con il suo inconfondibile stile il "Riccardo III" di Shakespeare, già trattato ne L'usurpatore (Rowland V. Lee, 1939).

 

locandina

La torre di Londra (1962): locandina

 

"E' la notte del 9 aprile dell'anno 1483. La notte in cui Edoardo IV, Re d'Inghilterra, morirà. Le voci che il re fosse in punto di morte avevano riempito Londra, e il popolo aspettava lo sparo del cannone dagli spalti. Sarebbe stato il segnale che Edoardo IV... non c'era più."

 

E' in questo tragico contesto che si muove Riccardo (Vincent Price), fratello deforme del re, assieme a George (Charles Macaulay). Il moribondo Edoardo IV incarica il più riflessivo e istruito duca di Clarence (George), alla custodia dei piccoli figli, tra i quali il futuro erede al trono, alimentando così l'attuazione d'un folle piano, perseguito da Riccardo e dalla sua compagna Anna (Joan Camden). Gobbo, afflitto da invidia e pronto a tutto pur di impossessarsi della corona, Riccardo uccide senza pietà il fratello, facendone ricadere la colpa sulla cognata. E' solo la prima azione delittuosa, messa in atto dal cinico e crudele "gobbo di Londra", che pur di raggiungere il suo obiettivo non esita ad assassinare persino i due nipotini. Ma Riccardo dovrà fare i conti con gli spettri dei defunti, caduti a tradimento in conseguenza delle sue spietate ambizioni e, soprattutto, con la sua stessa coscienza.

 

"La torre di Londra: un monumento alla corruzione delle anime dove, nel lontano passato, un uomo ottenne il trono d'Inghilterra, seguendo una folle ambizione che lo trascinò al male e al delitto. Egli sfuggì al ceppo del carnefice, ma non potè mai sfuggire agli spettri della sua coscienza." (Voice over)

 

Vincent Price

La torre di Londra (1962): Vincent Price

 

Splendido remake de L'usurpatore (Rowland V. Lee, 1939), dal quale preleva anche alcuni brevi filmati (inseriti nella battaglia conclusiva di Bosworth). Film nel quale era presente anche Vincent Price, nel ruolo però del duca di Clarence. 

Il produttore Gene Corman e lo sceneggiatore Leo Gordon, certi che il pubblico fosse ormai meno predisposto all'ennesima pellicola ispirata ai testi di Edgar Allan Poe, scelgono di allontanarsi dal tema prevalente della serie interpretata da Vincent Price. Dopo una prima ipotesi su William Shakespeare e il suo "Macbeth", decidono di tradurre in lungometraggio una versione di "Riccardo III". Le restrizioni economiche impongono di girare in bianco e nero, penalizzando pesantemente l'esito del film al box office dato che il pubblico (nel 1962) attendeva un film a colori. Benchè nei titoli non venga dato credito a Robert N. Lee, che scrisse la sceneggiatura del film originale (L'usurpatore, 1939), né al Riccardo III di William Shakespeare, La torre di Londra ripropone quasi pedissequamente la precedente versione cinematografica e quindi, più liberamente, anche l'opera teatrale del Bardo dell'Avon.

 

Vincent Price, Joan Camden

La torre di Londra (1962): Vincent Price, Joan Camden

 

Fatte queste premesse attorno al film, se ci si addentra nello specifico del prodotto, La torre di Londra è sicuramente - dopo quelle basate sui racconti di Edgar Allan Poe - una delle migliori pellicole dirette da Corman e interpretate dall'istrionico Vincent Price nel magico e ispirato periodo (1960 - 1965) in cui la coppia ha dato vita a una decina di indimenticabili titoli.

Corman dirige con attenzione, valorizzando le splendide scenografie e facendo di necessità (il bianco e nero) virtù. Il registro drammatico, con lo spostamento continuo dello stato d'animo del diabolico protagonista (cinico e al tempo stesso angosciato dalle presenze spettrali, in parte frutto della sua coscienza tormentata), appare del tutto incentivato dal dualismo cromatico le cui tinte ben si adattano agli estremi polari (ferocia e pentimento) e fisici (gobbo, sciancato, con il volto talvolta deforme ma al tempo stesso ben vestito e di stirpe nobiliare) di Riccardo. Price è qui al suo massimo, in un perfetto e adatto ruolo portato sullo schermo con sfumature teatrali per il quale arriva a subire quasi una totale metamorfosi fisica, concretizzata dall'assunzione di posture sbilenche, camminate claudicanti e da espressioni labiali ed emotive (i primi piani sugli occhi spesso allucinati) altamente suggestive. Una maschera orribile e tragica, la sua, che ci ricorda anche le teorie lombrosiane sulla compatibilità (di tipo genetico) esistente tra determinati tratti somatici - o malformazioni fisiche - e l'animo criminale.

Il connubio tra testo (ottimo) e interpretazioni (eccellenti) raggiunge un altissimo livello, anche in forza di una morale (l'ambizione che spinge ad azzerare i sentimenti, e addirittura il rispetto della propria appartenenza genetica, non porta da nessuna parte) che non conosce tempo, non ha inizio e nemmeno fine, accompagnando di fatto l'essere umano fin dalla sua comparsa in questa "valle di lacrime" che chiamiamo genericamente vita.

 

Vincent Price

La torre di Londra (1962): Vincent Price

 

Citazioni

Frasi pronunciate da Riccardo (Vincent Price)

 

"E' ciò che gli uomini fanno, ad oscurare il cielo? O è invece il cielo che oscura le anime degli uomini? E io, sto ridendo su me stesso perché ho tanta ambizione di diventare re... o sto ridendo di me stesso, di questo malfatto essere che traffica con il male, per giungere al trono?"

 

"Credete che anche il mio affetto sia distorto, come la mia gobba?" (Riccardo alla madre)

 

"La storia non si ferma, le pagine continuano a voltarsi..." 

 

"Se gli spiriti maligni possono impossessarsi di una mente umana, possono poi essere scacciati?"

 

Vincent Price

La torre di Londra (1962): Vincent Price

 

"Non sei senza ambizione, ma ti manca la crudeltà che deve accompagnarla." (William Shakespeare)

 

Trailer 

 

F.P. 07/06/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 76'23")

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