Regia di Thomas McCarthy vedi scheda film
Pellicola di denuncia basata su fatti reali stile Tutti gli uomini del presidente, di quelle che piacciono molto all'Academy.
Erroneamente, il titolo italiano inventa un inesistente "caso Spotlight", quando Spotlight, verbo che in inglese vuol dire "portare alla luce", è invece il nome di una squadra redazionale del Boston Globe che in fortuita concomitanza con l'attacco terroristico dell'11 settembre indaga sui casi di violenze sessuali sui minori da parte di preti pedofili avvenute nella metropoli a partire dagli anni Settanta. I tenaci giornalisti a capo dell'inchiesta dapprima si stupiscono del fatto che il numero di uomini coinvolti, tra carnefici e vittime, sia elevatissimo. Poi, quando scavano più in profondità, si rendono conto a loro spese che la Chiesa (o almeno un'estesa fetta del suo "sistema") si comporta da vera e propria "mafia della fede", che abusa e successivamente insabbia le prove dell'abuso. Thomas McCarthy svolge in maniera tutto sommato convenzionale una pellicola di denuncia basata su fatti reali stile Tutti gli uomini del presidente, di quelle che piacciono molto all'Academy (che infatti l'ha premiata con due Oscar: miglior film e miglior sceneggiatura). Il tutto comincia in sordina, ma guadagna progressivamente quota con le interviste ai seviziati, più veritiere dell'intero Sleepers. Impeccabile recitazione di un cast che annovera Michael Keaton (già giornalista in Cronisti d'assalto), Rachel McAdams, Mark Ruffalo e Stanley Tucci. Scritto dal regista con Josh Singer.
Sottofondo musicale ad opera di Howard Shore.
BUON film (7) — Bollino GIALLO
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