Regia di Thomas McCarthy vedi scheda film
Onesto film d'inchiesta giornalistica e di denuncia sociale, "Spotlight" si ricollega inevitabilmente ad un cinema di impegno civile che fu molto in voga nella New Hollywood degli anni Settanta, con il prototipo di "All the president's man" di Pakula che è stato il più citato dai recensori, anche se forse risulta meno coinvolgente rispetto a quel tipo di prodotto. Il regista e sceneggiatore Tom McCarthy ha avuto coraggio nello scegliere un tema scomodo come quello degli abusi sessuali da parte dei sacerdoti cattolici di Boston denunciato dal team Spotlight del Boston Globe nel 2002, che in Italia avrebbe fatto arretrare quasi tutti i produttori (la copertura di questo scandalo da parte del cardinale Law e la mancata presa di posizione da parte di Giovanni Paolo II restano estremamente controverse e alimentano ancora oggi molte polemiche). Lo script dello stesso McCarthy è molto preciso, a tratti perfino puntiglioso, ma evita con saggezza il sensazionalismo e le scene troppo ad effetto; il film scorre con ritmo sostenuto, si districa con abilità nei meandri del plot, ma sacrifica qualcosa nell'impatto emotivo sullo spettatore, con diversi passaggi esplicativi e un po' verbosi. Il cast è robusto e comprende molti contributi di buon livello, anche se forse non interpretazioni davvero memorabili: il mio preferito resta Michael Keaton che col passare degli anni ha dimostrato di poter recitare in ruoli di una certa complessita', anche se qui non può sfoggiare i virtuosismi di "Birdman", ma resta una performance di notevole sottigliezza. Rachel McAdams si è guadagnata una nomination per l'interpretazione della reporter Sacha Pfeiffer, anche se la sua performance non ha nulla di speciale in termini di resa interpretativa; meglio di lei se la cavano almeno Mark Ruffalo, che sembra sempre alle prese con lo stesso tipo di ruolo, Stanley Tucci e Billy Crudup come influenti avvocati che non sempre possono ammettere una scomoda verità (non viene nascosto che lo stesso Boston Globe aveva ignorato una prima lettera dell'avvocato MacLeish che denunciava il fenomeno nella sua fase iniziale). Cinema professionale e ambizioso, nel complesso un'opera meritevole.
Voto 8/10
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