Regia di Thomas McCarthy vedi scheda film
Il film premio Oscar (discutibilissimo), affronta uno dei temi più scottanti e controversi degli ultimi tempi: la pedofilia ecclesiastica. Si concentra su Boston ma, alla fine, denuncia tutti i grandi paesi del continente, Italia esclusa. Questa papale omertà mi sconcerta e disturba essendo, l’inchiesta in oggetto, viva anche nel nostro “bel” paese e scredita un po’ il buon lavoro fatto da Tom McCarthy, autore anche della sceneggiatura originale, anch’essa premiata con l’omino d’oro. Il cuore pulsante dello svolgimento è centrale, laddove la trama si svolge al massimo delle potenzialità con il picco alto d’attenzione. Non possiamo dire la stessa cosa dell’inizio e della fine del film che, soprattutto l’incipit, peccando di mordente. Michael Keaton è bravissimo, anche Rachel Mc Adams, un po’ meno Mark Ruffalo che ho potuto godere in interpretazioni migliori. Stanley Tucci spicca come una stella in cielo, quella più luminosa, più grande. Un film corale, bello e ben fatto, soprattutto in alcuni punti ma non tale da meritare l’ambita statuetta, bastava dargliela per l’ottima sceneggiatura perché, nel complesso, è solo un film-denuncia come altri. Da non sopravvalutare.
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