Regia di Jorge Queiroga vedi scheda film
Jorge Queiroga è noto in Portogallo quale regista di prodotti televisivi; per una volta che si cimenta nel cinema a tutti gli effetti, come fa in questo Atras das nuvens, però, il Nostro dimostra di non sapersi emancipare del tutto dallo stile - definiamolo così, in modo antiquato - catodico. Ovverosia struttura narrativa lineare, dialoghi impostati in maniera piana e una trama semplice da seguire per tutti; luci sempre ben presenti, costumi e scene artificiosamente perfettini, azione poca e molto parlato a sostituirla; e via dicendo, per culminare nel lieto fine che ha però le sue ragioni di essere, dato che tutta la storia altro non è se non una moderna fiaba. Surreale quanto basta, infantile nel senso migliore del termine, con una morale poco originale, ma comunque efficace: giacchè cambiare il passato non è possibile, così non ci è dato di modificare il destino; pertanto dovremmo imparare a convivere meglio con il nostro presente, con chi ci è vicino in questo momento. Il piccolo protagonista Ruben Leonardo, appena 11 anni, se la cava bene (d'altronde aveva già accumulato abbastanza esperienza sul set); meglio comunque il nonno affidato a Nicolau Breyner, il cui curriculum nel cinema lusitano è sterminato. Meno convincente in assoluto la mamma, Sofia Grillo. Sceneggiatura firmata da Jennifer Field con collaborazione di Ricardo Tomè, da un'idea dello stesso Queiroga. 3,5/10.
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