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Equals

Regia di Drake Doremus vedi scheda film

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La recensione su Equals

di Sandy22
7 stelle

Negli ultimi anni c'è stato un vero e proprio boom di romanzi e film distopici. Spesso questi titoli (che siano cartacei o filmici) vanno sotto l'etichetta young adult, dove è evidente il target di riferimento. Apparentemente anche questo Equals sembra inserirsi nel solco dei vari Hunger Games Divergent, ma si rivela essere qualcosa di un po' diverso.

 

In un futuro distopico, la società è formata dagli "equals", ovvero esseri umani privati delle emozioni e di tutto ciò che li rende appunto umani. In questa comunità, in cui ogni tipo di contatto affettivo con l'altro viene negato, gli individui trascorrono la loro vita da soli, ripetendo meccanicamente le stesse cose, giorno dopo giorno. C'è però una "piaga" che insidia gli equals, ovvero la SOS, una malattia che provoca il ritorno delle emozioni umane. Non è ancora stata trovata una cura per questo disturbo che minaccia la stabilità sociale, ma esistono rimedi drastici per allontanare, e poi eliminare, i malati allo stadio più avanzato. In questo contesto, i due protagonisti Silas e Nia si innamorano e cercano disperatamente di trovare una soluzione per non rinunciare al loro rapporto.

 

Equals è un prodotto che si distanzia dai suoi simili soprattutto perché, a differenza della frenesia, per esempio, di un Hunger Games, è un film che si prende i suoi tempi e sviluppa la storia senza fretta, tratteggiando con cura prima la società in cui si svolge la vicenda, poi introduce i due stars crossed lovers protagonisti e racconta la loro storia d'amore che ricalca, per certi versi, quella classica di Romeo e Giulietta. L'azione quindi, specialmente nella prima parte, è quasi azzerata, mentre nella seconda parte di film la tensione si fa via via più forte. E a ben vedere, il ritmo della narrazione rispecchia la storia stessa: all'inizio la ripetizione, l'automatismo, la staticità; poi, con lo sbocciare dell'amore fra Silas e Nia, il film si anima, si tinge di nuove sfumature, di quelle emozioni che i personaggi sono obbligati a reprimere. 

 

Inoltre, ho apprezzato molto il modo in cui viene trattata la "malattia": ci sono vari stadi, si cerca di tenerla nascosta, gli altri ti guardano in modo diverso se ce l'hai. Tutto questo (e in parte anche l'uso dell'acronimo per identificarla) mi ha fatto pensare subito a un'altra malattia, ovvero l'AIDS. Il fatto che gli individui affetti dalla SOS siano visti in modo diverso e che la patologia si possa curare con degli inibitori che reprimono le emozioni e limitano il comportamento deviante del soggetto, mi ha fatto scattare un ulteriore collegamento con la nostra realtà. Nonostante non se ne parli direttamente (il rapporto fra Silas e Nia infatti è eterosessuale), le modalità con cui si prova a curare la malattia nel film riprendono l'idea che l'omossesualità sia una devianza rispetto al comportamento "corretto" e che si debba quindi curare con delle terapie. Si tratta di temi importanti che sicuramente portano Equals un gradino sopra i suoi fratellastri young adult

 

Per concludere, Equals è un film interessante, girato bene e con due attori protagonisti (Nicholas Hoult e Kristen Stewart) convincenti. Sopattutto, è un prodotto con una narrazione apparentemente simile ad altri film (per esempio Equilibrium del 2002) che però ha il coraggio di prendere una piega diversa e anticommerciale, riducendo la componente action per puntare invece sulla riflessione.   
 

Kristen Stewart, Nicholas Hoult

Equals (2015): Kristen Stewart, Nicholas Hoult

 

 

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