Regia di Drake Doremus vedi scheda film
Non è sicuramente il primo, EQUALS, di quei film di fantascienza "utopica", che ricalcano le orme di Orwell, Il Grande Fratello e film come EQUILIBRIUM; un mondo che, di solito, sconvolto da eventi passati di portata mondiale, si è ricostruito su basi di una finta pace, che maschera invece una dittatura monarchica o fascistoide.
Di solito le popolazioni che vivono in questi ambienti, si trasformano in burattini senza più anima o identità, marionette al servizio dello stato e del potente.
In EQUALS, chi comanda, ha deciso di "curare" le persone fin dalla nascita, levandogli ogni possibilità di provare sentimenti, così da garantire un'armonia e una stabilità perpetue, ma ogni tanto qualcuno si "ammala" di S.O.S., ovvero torna a provare sentimenti, dal fastidio, alla rabbia, all'amore.
Due giovani, rendendosi conto del mondo in cui vivono e innamoratisi a vicenda, proveranno a fuggire, cercando una (pen)isola di pace dove vivere insieme.
Se, come detto prima, la pellicola dal punto di vista narrativo, non è niente di troppo originale, nel modo in cui il regista muove la telecamera e racconta attraverso le immagini, prende una sfumatura diversa, che mi ha fatto piacere molto gli eventi narrati e la storia dei due innamorati.
Non è sicuramente un film adrenalinico o con un ritmo alto, quindi a molti potrebbe non piacere per il modo in cui le scene si diluiscono in infiniti primi piani su dettagli che, a primo impatto potrebbero sembrare insignificanti o banali e che invece, mostrano l'essenza del disagio in cui i protagonisti vivono.
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