Regia di Guendalina Zampagni vedi scheda film
I personaggi guardano in macchina. Non sono loro stessi ma è come se lo fossero. Raccontano la loro prima volta. Dopo The Special Need, anche Noi siamo Francesco affronta il rapporto tra sesso e disabilità. Il protagonista è un ragazzo che dalla nascita convive con un handicap fisico (la mancanza di entrambe le braccia) e non ha ancora avuto un rapporto con una ragazza. Una madre troppo apprensiva (interpretata da Elena Sofia Ricci) e il migliore amico Stefano cercano di aiutarlo a raggiungere l’obiettivo, anche se in modi diversi. Finalista al Premio Solinas nel 2010, Noi siamo Francesco potrebbe contenere, almeno nella progettualità, tracce documentaristiche, anche se probabilmente questa strada non era nelle intenzioni di Guendalina Zampagni, al suo secondo film dopo Quell’estate del 2008. Il tocco è lieve, anche garbato, ma non lascia il segno. Del protagonista si vedono paure e insicurezze, ma anche la sua determinazione, quando fronteggia il professore a lezione. I suoi conflitti, però, evaporano davanti alla struttura di una commedia dove vengono creati siparietti comici (la madre di Stefano entra in camera e il ragazzo fa finta di studiare con la sua ragazza mentre prima erano a letto, quasi un riciclaggio alla Notte prima degli esami) che molto spesso danno l’idea di essere forzati. L’ipnosi e la magia degli spazi pugliesi restano ai margini. E il desiderio è solo nella scrittura.
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