Regia di Maccio Capatonda vedi scheda film
Grazie a una pillola che riduce le sue capacità cerebrali al 2%, il pedante e depresso ambientalista Giulio Verme, novello Henry Jekyll, si trasforma in un Edward Hyde coatto, menefreghista e perennemente arrapato. Forse la felicità risiede nel giusto mezzo.
Recuperando suoi personaggi ormai classici, Marcello Macchia/Maccio Capatonda imbastice una commedia spassosa, ma un po' fine a sé stessa, perfetta per gli "iniziati" al culto dell'attore abruzzese, ma meno interessante per chi non ha dimestichezza con il suo linguaggio comico, non esattamente adatto a tutti i gusti. Il tema del "doppio" è alquanto abusato e anche la satira dell'italiano medio messa in scena dalla pellicola appare forzata e fin troppo caricaturale per cogliere davvero nel segno. Nel cast, tutti i sodali di Macchia, da Herbert Ballerina a Ivo Avido e Rupert Sciamenna, passando per una lunga serie di cameo, più o meno riusciti. Alla fine, il film diverte, pur non riuscendo mai a convincere del tutto. Mediocre il riscontro del botteghino, eppure di italiani "medi" in giro è pieno.
Giusto di stima, 6/10.
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