Regia di Maccio Capatonda vedi scheda film
Quando il trailer è tutto. Quando le dimensioni contano nel senso che nel breve sei imbattibile. Quando ti confronti con un lungometraggio la curiosità è pari allo scetticismo. Italiano Medio fa fuori ogni dubbio e per una volta il passaggio da internet e tv al cinema non appare per nulla traumatico o forzato. Il nostro nei suoi corti-trailer ha costruito la sua factory, il suo gruppo di attori e collaboratori gli ha permesso nel tempo di comporre per ognuno dei caratteri comici e efficaci. Lo sviluppo del film parte dal trailer ma lo supera nel senso che costruisce intorno all’idea della pillola disinibitoria la storia di un italiano, che vuole usare il suo cervello nella misura giusta. Giulio Verme ha avuto un infanzia difficile, figlio di un lavaggio sbagliato e di genitori teledipendenti, ha finito per diventare un eterno indeciso preoccupato di tutto ma incapace di risolvere qualcosa. La sua integrità morale gli rende la vita difficile, il confronto con gli altri superficiali e conformisti è impossibile. Lui pensa senza agire, rinuncia alle comodità e al progresso sta attento a differenziare i rifiuti e ha paura delle responsabilità familiari. Quando saltano i freni inibitori diventa peggio degli altri non riesce a reprimere ne a limitare lo scarso uso del cervello . Quando si agisce qualcosa si muove lo stesso , il problema ecologico della città va in prima pagina grazie all’istinto distruttivo del protagonista , almeno finché non c’è una notizia diversa ad occupare i mezzi di comunicazione. Tra la protesta radicale e l’indifferenza bisogna stare nel mezzo, bisogna usare il cervello con furbizia e predisposizione al compromesso. l’italiano medio è quello che deve poter avere la moglie e la fidanzata, la prima come amante e la seconda come compagna. L’italiano medio è quello che sa trasformare tutto in un reality anche la salvezza del verde pubblico. L’italiano medio è quello che cerca l’accordo con il potente di turno invece di sabotargli gli affari. L’italiano medio è sempre indeciso tra l’ignoranza e l’intelligenza convinto che bisogna usare il cervello al dieci per cento affinché tra istinto e ragione venga fuori il ritratto divertente e amaro di un cittadino comune. Un italiano mediano tra un individuo senza morale e un moralista.
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