Ambientalista convinto in crisi depressiva, il quasi quarantenne Giulio Verme si ritrova a fare la differenziata in un centro di smistamento rifiuti alla periferia di Milano. Incapace di interagire con chiunque, un sempre più avvilito Giulio viene convinto dall'incontro con l'associazione ambientalista dei "Mobbasta" a combattere contro lo smantellamento di un parco cittadino ma anche quest'esperienza si rivela un fallimento. Senza più speranze, Giulio si imbatte in Alfonzo, un vecchio e odiato amico di scuola che ha un rimedio per tutti i suoi mali: una pillola che gli farà usare solo il 2% delle capacità cerebrali. In tal modo, Giulio potrà pensare solo a sé stesso, alle donne, ai vizi, alle passioni e alle virtù dell'italiano medio.
Note
Anarchico ma non egocentrico nel portare avanti le sue tante idee, Capatonda sceglie di lavorare sulla coralità degli attori che l’hanno sempre accompagnato nelle sue avventure. Con una cura formale e un’attenzione alla scrittura inedite, Italiano medio finisce per raccontare meglio di altri le nostre maschere, le nostre gabbie, il nostro cinema.
...dai dai, che alla fine il film se lo riesci a vedere fino alla fine ,è già un successo. Comunque la prima "oretta" è forte e espressiva, belle l'idea di usare il minimo del cervello ,invece che il massimo....l'importante è scop@#e...! Voto 7
Una satira al veleno, esilarante ma devastante, con qualche minuscolo sbandamento ma con molti padri nobili e capace di scoperchiare l'oscenità del sociale secondo spunti e cadenze uniche.
Dissacrante commedia grottesca sulla mediocrità dell'italiota che raggiungerà il suo apice nel 2020-2022 diventando il miglior credulone televisivo e senza spina dorsale del mondo. Peccato per le scene inutili e quelle incomprensibili in dialetto.
Approvo l'uso estremo del registro demenziale, grottesco, iperbolico, a fini satirici. Stavolta mi pare che si sia ecceduto, forse per celare alcune carenze. 4
Per un paio di gag riuscite, ce ne sono tante riciclate (evidentemente sul lungo la creatività scema) e ancora di più che non riescono. La "storia" è un pastrocchio e dopo mezz'ora il film va a rotoli. Questo gruppo ai miei occhi ha spento da tempo l'impatto e non regge minimamente un lungometraggio. Il film risulta persino pesante a tratti.
Discreto sotto il profilo tecnico, autocitazionista ma spassoso nella scrittura e nelle interpretazioni, da rivedere in certi snodi narrativi poco convincenti, con qualche siparietto ridondante. Rimane tuttavia un esordio dignitoso di Maccio.
Il primo film di e con Maccio Capatonda è una commedia dissacrante che demonizza l’italiano moderno, distrugge il mezzo televisivo e bacchetta l’ipocrisia degli italiani su alcuni temi. Tecnicamente valido, si perde in una scrittura che scopiazza un po’ troppo. Chi ama l’articolo “eccessivo e demenziale” troverà pane per i suoi denti.
E' l'Italia becera,volgare e irriflessiva quella di questo film,ma anche quella risibile tutta "bio" e "new age",elementi qui trasfigurati e scimmiottati dal comico televisivo Maccio Capatonda.
Dopo gli Zalone e i vari "......Idioti" tocca ad un altra "costola" paratelevisiva scendere in campo,dire la sua,estremizzando usi e costumi italioti di cui oramai siamo vittime conclamate.
Il… leggi tutto
Chi è questo famigerato “italiano medio? Il comico televisivo Maccio Capatonda ce lo spiega trasferendosi pure lui, ultimo dopo un esodo di massa dai risvolti non troppo esaltanti dal punto di vista dei contenuti, ma talvolta entusiasmanti dal punto di vista economico, dal piccolo al grande schermo.
E spiegandoci come da italiano controcorrente, scrupoloso, sensibile,… leggi tutto
Per fortuna che c'è Maccio, che stavolta sbarca al cinema senza fare Cinema, o almeno senza farne di più di quanto ne abbia già fatto, o, meglio, preso in giro, negli ultimi dieci anni (almeno) di televisione, con quei trailer ammazzacervelli che strappano tutt'ora al semplice rivederli le grassissime risate che la sua comicità si merita; e i dubbi… leggi tutto
Mentre il cinema italiano nel suo complesso si gira dall'altra parte, lo sguardo di Maccio Capatonda – al secolo Marcello Macchia – non teme il confronto con la schifezza (scientemente ricercata). Nell'esordio del comico al lungometraggio, ampliamento dell'omonimo fake trailer dello stesso Macchia (a sua volta un'aguzza parodia di Limitless), la messa in scena…
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Commenti (15) vedi tutti
...dai dai, che alla fine il film se lo riesci a vedere fino alla fine ,è già un successo. Comunque la prima "oretta" è forte e espressiva, belle l'idea di usare il minimo del cervello ,invece che il massimo....l'importante è scop@#e...! Voto 7
commento di ivcaviccDivertente, ma fuori tempo massimo.
leggi la recensione completa di matalacuriaInsulso!
commento di iroUna satira al veleno, esilarante ma devastante, con qualche minuscolo sbandamento ma con molti padri nobili e capace di scoperchiare l'oscenità del sociale secondo spunti e cadenze uniche.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoDissacrante commedia grottesca sulla mediocrità dell'italiota che raggiungerà il suo apice nel 2020-2022 diventando il miglior credulone televisivo e senza spina dorsale del mondo. Peccato per le scene inutili e quelle incomprensibili in dialetto.
commento di gruvierazApprovo l'uso estremo del registro demenziale, grottesco, iperbolico, a fini satirici. Stavolta mi pare che si sia ecceduto, forse per celare alcune carenze. 4
commento di putrellaFinale un pò noioso, ma nel complesso... tante risate :-))) !! Voto 7
commento di stokaiserAssolutamente da evitare. Banale e squallido.
leggi la recensione completa di maestro_farneseIncredibilmente demenziale e dissacrante. Divertente e originale.
commento di corradopOrrendo!!!
commento di vjarkivPer un paio di gag riuscite, ce ne sono tante riciclate (evidentemente sul lungo la creatività scema) e ancora di più che non riescono. La "storia" è un pastrocchio e dopo mezz'ora il film va a rotoli. Questo gruppo ai miei occhi ha spento da tempo l'impatto e non regge minimamente un lungometraggio. Il film risulta persino pesante a tratti.
commento di silviodifedeSimpatico, molto sarcastico verso la società italiana.
leggi la recensione completa di tobanisDiscreto sotto il profilo tecnico, autocitazionista ma spassoso nella scrittura e nelle interpretazioni, da rivedere in certi snodi narrativi poco convincenti, con qualche siparietto ridondante. Rimane tuttavia un esordio dignitoso di Maccio.
commento di Stefano LIl primo film di e con Maccio Capatonda è una commedia dissacrante che demonizza l’italiano moderno, distrugge il mezzo televisivo e bacchetta l’ipocrisia degli italiani su alcuni temi. Tecnicamente valido, si perde in una scrittura che scopiazza un po’ troppo. Chi ama l’articolo “eccessivo e demenziale” troverà pane per i suoi denti.
leggi la recensione completa di scandonianobel filmetto, un po particolare ma realistico…
commento di raimea