Regia di Carmelo Bene vedi scheda film
La follia di Otello, il moro di Venezia, esplode quando Iago gli lascia intuire il tradimento da parte di Desdemona. Lo spettacolo andò in scena nel 1979, la Rai ne fece una ripresa espressamente per la messa in onda televisiva e lo diffuse soltanto nel 2002, in omaggio all'appena scomparso Carmelo Bene.
Lo spettacolo originale, ideato da Carmelo Bene per la rappresentazione teatrale, aveva un sottotitolo decisamente più bizzarro e accattivante, ma di sicuro improbabile per la messa in onda da parte della televisione di Stato italiana: Otello o la deficienza della donna. Ri-etichettato come, semplicemente, Otello di Carmelo Bene, la performance ripresa nel lontano 1979 dalla Rai fu da essa diffusa solamente un quarto di secolo più tardi circa, cioè alla scomparsa dell'interprete-autore, in gesto di omaggio. Qui il genio salentino 'si accontenta' di avere il ruolo da protagonista, oltre alla preminenza quantitativa sulla scena; a differenza di quasi tutti i suoi futuri lavori, Bene si circonda ancora di una compagnia vera e propria: Michela Martini, Cosimo Cinieri, Cesare Dell'Aguzzo, Rossella Bolmida e Beatrice Giorgi sono al suo fianco sul palco, anche se - come prevedibile - il perno dell'attenzione nella folle riscrittura dell'opera shakespeariana sulla follia del moro di Venezia è in maniera incontrovertibile Carmelo Bene. Che, per l'occasione, non si occupa soltanto di costumi e scenografie, ma anche dell'illuminazione, come al solito fin troppo consapevole delle proprie scelte; i mille registri espressivi che dilapida sulla scena sono il suo biglietto da visita, ancora incentrato sulla figura attoriale più che sull'esecuzione vocale, ma naturalmente godibile all'ennesima potenza. Con grande modestia, la Rai trasmise lo spettacolo-tributo a CB citando, in una didascalia iniziale, lo stesso Bene che ringraziava la straordinaria, meravigliosa, adorabile Rai. Mah. 6/10.
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