Regia di W.D. Hogan vedi scheda film
Un film semplice e a modo suo profondo. Il budget ridotto ne rende l'ambientazione minimalista, in pratica solo il deserto e una tenda, e la trama è semplice: un cavaliere templare, sfuggito alla cattura dopo la battaglia di Hattin, si ritrova a vagare per il deserto fino a quando trova riparo in una tenda abitata da una donna di origine cristiana, convertita all'Islam dopo che era stata catturata dai musulmani; vari personaggi con le loro storie e le loro idee si incroceranno lì nei giorni che seguono. Nonostante l'ambientazione all'apparenza estraniante del deserto, riesce a immergere nell'atmosfera dell'epoca meglio di molti film che presentano vistose ricostruzioni scenografiche. E, pur con qualche inesattezza, offre la presentazione più credibile di un templare che finora mi sia capitato di vedere in un film, l'unico in cui almeno non viene presentato come personaggio negativo, anche perché uno dei maggiori pregi del film è proprio quello di non pretendere di dare giudizi, né di imporre verità, mentre troppo spesso nei film la storia viene sfruttata per lanciare messaggi politici. Qui invece vengono colti l'aspetto e i sentimenti universali dei personaggi, anziché cercare di attualizzarli. Soltanto il finale appare un po' deludente e semplicistico, probabilmente frutto di una visione piuttosto pessimista della natura umana.
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