Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film
Roberto e Giacomo, cugini, amano Susanna; lei ricambia alternativamente l’uno e l’altro, poi però sceglie il primo. Al secondo non rimane che spacciarsi per il padre della figlia che poco dopo Susanna darà alla luce.
Soggetto e sceneggiatura di Aldo De Benedetti, questo Torna! è la quintessenza del melodramma all’italiana e non sorprende che dietro la macchina da presa si trovi Raffaello Matarazzo, il principale artefice del genere, e davanti vi siano Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson, la coppia d’oro di tante pellicole strappalacrime. Come è noto il filone si scinde in due possibili sottocategorie: il melodramma a lieto fine e quello con il finale tragico; non essendo un genere che va tanto per il sottile, notoriamente, ciò significa che quando la conclusione è positiva, lo è quasi oltraggiosamente, su tutta la linea; mentre quando è negativa, tutto va a catafascio nel peggiore dei modi possibili. Dinanzi a tale bivio, Torna! sembra prendere la prima strada, ma finisce per inserirsi sulla seconda: e questa è probabilmente l’unica sorpresa in queste circostanze, perché per il resto il film non offre altro che dialoghi retorici, sentimenti forti (e facili) e personaggi dalle scarse psicologie. Nel triangolo composto dai due attori sopra citati e dal sempre bravo Franco Fabrizi non c’è tanto spazio per la fantasia: un protagonista buono e candido, un antagonista perfido, un’amata – da entrambi – ingenuamente sospesa tra i due. All’epoca lavori come questo riempievano le sale cinematografiche, ma la leggerezza dei contenuti non fa passare in secondo piano il validissimo mestiere di regista e cast. 4/10.
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