Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film
I filgi di nessuno e le catene dell'eredità.Credo che questo Torna! rappresenti l'assoluta iperbole di tutto l'universo matarazziano appena ingentilito da uno stinto colore che è l'unica novità stilistica di questo melodramma rispetto ai precedenti.Come detto qui tutto è iperbolizzato:l'eredità,l'amore,il cattivo cugino ex di lei che ordisce tutto perchè non vuole che lei stia con l'altro.E poi partners tradite,corna millantate e paternità disconosciute.C'è tutto l'armamentario caricato a bucce di cipolla per far esondare i canali lacrimali.I colpi di scena si susseguono imperterriti,con la stessa facilità con cui si cambia un paio di calzini si disconosce una figlia in nome di un non ben precisato onore,come ne I figli di nessuno viene creduta morta ma poi è ritrovata viva e vegeta in un sottofinale che assomiglia più a un thriller che a un melodramma popolare.E tutto questo fiorire di trovate di sceneggiatura e di colpi di scena influisce fatalmente sullo spessore dei personaggi qui ridotti al ruolo di meccanismi dell'ingranaggio.Le figure maschili non hanno mai brillato nei film di Matarazzo ma qui siamo ai minimi storici,gli uomini che si vedono,due, sono perfidi(ma si ravvede in tempo di morte)o bietoloni con annessa capacità colposa di essere creduloni fino all'estremo.Una volta tanto anche il personaggio femminile,centrale nell'universo matarazziano,non brilla per doti particolari e non è centrale come negli altri film della coppia Nazzari/Sanson.Confronti con Sirk?Direi alla lontana,molto alla lontana anche se questo è forse il film che lo ricorda di più proprio per il suo assoluto menefreghismo per la verosimiglianza,diciamo che qui siamo in territori poi ancora meglio esplorati dalle soap operas ...
anche qui il suo personaggio non ne esce benissimo
sempre più matronesca
villain che si ricorda
particina
collaudatissimo
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