Regia di Paul Schrader vedi scheda film
Dopo 22 anni dalla sua cattura da parte di un gruppo terroristico arabo, Evan Lake lavora ancora alla CIA ma come impiegato. Fa fatica a dimenticare le torture subite, la paura e l'umiliazione a cui era stato sottoposto da Muhammad Banir, leader del gruppo fondamentalista, e soprattutto non si è mai dato persuaso della sua presunta morte. Quando il suo giovane collega d'ufficio gli mostra dei files da cui si può ritenere che Banir sia ancora vivo, per quanto molto malato, Lake diventa ossessionato dlla possibilità di catturare quel nemico che pensava di essere diventato invisibile.
Ma anche Lake è diventato vecchio e scopre di essere pure lui affetto da una grave malattia...
"Il nemico invisibile" non è un vero e proprio film d'azione,e neanche una spy-story.
Forse può essere inquadrato in quel genere di film che raccontano il tramonto della vita umana e il ridimensionamento di idoli, ossessioni e desideri con l'approssimarsi del suo momento conclusivo.
In quest'ottica il film doveva concludersi 10 minuti prima dell'apparire dei titoli di coda. Invece il volere arrivare forzosamente e anche fuori-contesto ad un epilogo un po' raffazzonato crea ulteriore confusione.
So che Paul Schrader ha pubblicamente disconosciuto la versione montata e distribuita dai Produttori, ma non so se per gli stessi motivi cui ho accennato io.
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