Regia di Francesco Laudadio vedi scheda film
Beppe Grillo protagonista assoluto ed autore della sceneggiatura insieme a Stefano Benni (da cui il soggetto); ci si poteva attendere, ragionevolmente, qualcosina di più. Perchè il comico funziona anche come attore, ma ha sempre la smorfietta o la battutina pronte in canna da sparare (magari un briciolo in più di serietà avrebbe aiutato a prendere sul serio la questione del nucleare) e soprattutto perchè la storia vive di situazioni fumettistiche e stereotipate, leggerine leggerine e facilmente prevedibili. Buon assortimento di comprimari attorno a Grillo, a partire da Paolo Bonacelli ed il 'duro' Eros Pagni, ma ci sono anche Athina Cenci, Claudio Bisio e, molto brevemente, Michele Mirabella. La volontà moralizzatrice antinucleare passa così in secondo piano, sminuita dalla lievità e dalla fragilità dell'intera costruzione.
Un derattizzatore viene chiamato a recuperare un topo di laboratorio che, dopo una serie di esperimenti, è diventato radioattivo. Ma, durante la caccia, l'uomo finisce in un contenitore di plutonio e diventa radioattivo a sua volta. Gli scienziati devono tacere il misfatto e non sarà facile.
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