Regia di Francesco Laudadio vedi scheda film
Terzo film semiserio di Beppe Grillo, questa volta diretto da Francesco Laudadio. Credo che questo sia il migliore dei tre, "Cercasi Gesù" ammetto di non averlo capito, "Scemo di guerra" lo vidi a bordo di un traghetto Tirrenia con mare forza sette, per cui non riuscii a digerirlo, mentre "Topo Galileo" me lo sono goduto appieno, riuscendo a coglierne ogni sfacettatura. Si, perchè di sfacettature ne ha tante, questo film, che da semiserio promuoverei a serio, nel senso che c'è poco da ridere, nel vero senso della parola.
L'unico sorriso, esterno al film, Beppe Grillo lo strappa nel corso di una intervista, quando dice sarcasticamente che si sarebbe aspettato "riconoscimenti, premi, anche una nomination per l'Oscar, invece niente".
Il soggetto e la sceneggiatura sono dello stesso Grillo e dell'umorista Stefano Benni. L'idea della commedia satirica sul nucleare è venuta ai due sceneggiatori-amici dopo gli eventi catastrofici della centrale nucleare di Cernobyl e dell'incidente in quella di Caorso, tragedia sfiorata, per una banale causa: la mancanza di antigelo nel generatore di energia. Problema risolto da un benzinaio, che aveva a disposizione un certo quantitativo di antigelo e lo mise a disposizione dei tecnici della centrale.
Grillo e Benni immaginarono che un topo potesse mettere in crisi una centrale nucleare. E in breve venne concepita una storia che di banale non ha niente, ma che dovrebbe fare riflettere tutti gli inquilini della Terra.
Vediamo un derattizzatore filosofo, Galileo, che da la caccia a un topo intrufolatosi in una centrale nucleare, bloccandone i meccanismi. Inevitabilmente, avviene la contaminazione con il plutonio, e Galileo viene isolato e successivamente usato come cavia, da alcuni scienziati che vogliono studiare gli effetti delle radiazioni su una cavia umana "caduta dal cielo".
Ma Galileo non accetta di essere diventato "Topo Galileo" per essere studiato da scienziati ipocriti, tali e quali ai politici e ai militari, accomunati in quella perfida orgia di pseudoconoscenza che non porta a nulla. Topo Galileo bada alla sopravvivenza, e vuole dimostrare che l'intelligenza animale vince sull'intelligenza della scienza.
E alla fine una delicata storia d'amore tra Galileo e la dottoressa Jerry Hall, consumata tra topi, serpenti e pappagalli presenti nel laboratorio scientifico, gli consente di fuggire dalla centrale nucleare.
Ovviamente, non bastano queste poche righe per approffondire un argomento tanto delicato, il tema è scottante e sempre attuale, soprattutto dopo l'ultimo disastro in Giappone. A ognuno di noi il compito di trarre le proprie conclusioni.
Francesco Laudadio si è avvalso di un ottimo cast. Oltre la già citata Jerry Hall (Dottoressa 18), troviamo Eros Pagni (Generale 2). Paolo Bonacelli (Prof. Zitti), Mino Bellei (Colonnello 13), Renato Cecchetto (Dottor 100), la grande Athina Cenci nel ruolo del Ministro della Difesa, Dagmar Lassander è la Contessa Faggiano. Infine, un impeccabile Intervistatore, Michele Mirabella.
Da non dimenticare la colonna sonora, affidata al grande indimenticabile Fabrizio De Andrè.
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