Regia di Jules Dassin vedi scheda film
Ispirato molto liberamente all'omonimo capolavoro di Eric Ambler ma c'è poco dell'opera letteraria, si vira più sulle tinte da commedia.
Partiamo da una premessa: non c'è nulla del capolavoro di Eric Ambler, solo lievi e impercettibili accenni. Il protagonista stesso è la caricatura dell'Arthur Simpson di Ambler che - per quanto somigliante fisicamente - è decisamente più scaltro. Qui la tensione è molto bassa, si vira più su toni da commedia e si mettono subito sul tavolo tutte le carte. Il libro gioca molto sul lavoro di controspionaggio, svela solo alla fine quale sia il vero obbiettivo della banda di finti turisti, costruisce una tensione sottile e onnipresente, definisce diversamente molti personaggi (il cuoco è molto più pericoloso, la bionda non è sicuramente una ninfomane), ha un finale molto diverso ma c'è sicuramente una cosa che nel libro non troverete: il pavimento sensibile al peso. Non è una differenza da poco visto che la scena finale vale mezzo film e anticipa di parecchi anni (una trentina a occhio) quella che rese celebre il film Mission Impossible.
Nel complesso un film che ho trovato discretamente noioso ma che funziona nelle sue linee essenziali, grazie anche al buon contributo di Peter Ustinov.
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