Regia di Sydney Pollack vedi scheda film
Commedia perfetta e geniale che è ormai un classico quasi insuperabile nel suo genere, - chi sottovaluta le commedie dovrebbe guardarsi questo film - diretta magistralmente da quel maestro che è Sidney Pollak.
Costruita su tempi comici sbalorditivi, intelligente, ironica, impegnata e profonda più di quanto non appaia.
Attualissima ancora oggi, centra con sapiente, feroce ironia il bersaglio; talento autentico spesso non riconosciuto e valorizzato, contrapposto e costretto a soccombere a mediocrità dilagante.
"Non credo all'inferno. Credo nella disoccupazione."
Sarcastica, e in fondo, amara risposta del protagonista, che giustifica così, un inganno orchestrato ad arte, che lo costringe a mentire e quasi a giocare senza volerlo davvero, coi sentimenti di molte persone coinvolte nel suo scherzo.
Michael Dorsey, (un fantastico, straordinario Dustin Hoffman, qui forse in una delle sue prove migliori) è un attore di talento, ma disoccupato, che non riesce a trovare neppure una piccola parte a New York a causa del suo carattere difficile.
Quando il suo agente (Sidney Pollak) gli dice chiaramente che nessuno vuole lavorare con lui, disperato, tenta il tutto per tutto, e va a un provino per una telenovela televisiva, vestito da donna.
Contro ogni aspettativa, Michael ottiene la parte sbaragliando le altre aspiranti, tra cui la sua amica Sandy, e diventa Dorothy Michaels, battagliera donna di punta delle sceneggiato, ottenendo un immediato successo di pubblico.
Con leggerezza e ironia, Michael/Dorothy si muove tra attori mediocri esilaranti che non ricordano le battute e devono leggerle sul gobbo, e regista dispotico di turno che esce con Julie, una delle giovani attrici, una deliziosa Jessica Lange che vinse l' Oscar come attrice non protagonista.
Nella sua doppia vita di uomo/donna le bugie sembrano verità e viceversa, mentre attraverso Dorothy, Michael scopre una parte migliore di sè, forse quella più sensibile.
"Io ti capisco più di quanto ti capisci tu..." dirà al regista bugiardo e infedele che esce con Julie e ha poca considerazione della ragazza.
Infondo, maschile e femminile coesistono in tutti noi, e questo potrebbe essere il vero, sotterraneo (ma neppure tanto) messaggio di questa commedia.
Il film è condito da battute fulminanti, e spesso ironiche, e da situazioni divertenti, tragicomiche e paradossali; Dorothy deve far fronte agli assalti imbarazzanti dell' attore mediocre e marpione, e come se non bastasse si sente fare una proposta di matrimonio dal padre di Julie, la collega di cui Michael s' innamora e di cui diventa amico, anzi amica, e confidente.
Gli unici che sanno la verità sono il suo agente e l'amico Jeff con cui Michael divide l'appartamento; quando i panni di Dorothy iniziano a diventare troppo stretti, per tanti motivi diversi, Michael chiede al suo agente di trovare un modo per farlo uscire dalla produzione; alla risposta negativa si vedrà costretto a qualcosa di "plateale", con inevitabili conseguenze.
Non si può non amare questa commedia, è un gioiello nel suo genere; è allegra, divertentissima, fulminante. Non c'è mai un attimo di noia, merito di una sceneggiatura sapiente.
Il solo peccato è che così non le sanno più fare.
Grande cinema. Da vedere assolutamente.
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