Regia di Giorgio Ferroni vedi scheda film
Un argomento spinoso ed interessante, una fotografia di un’ Italia abbastanza sconosciuta, forse per motivi di censura politica, tanto che anche il film è rimasto nell’oblio. Argomento come prostituzione del dopoguerra e mercato nero.
Con una sceneggiatura che annovera anche Indro Montanelli, anche autore della storia, e Rodolfo Sonego. Un riporto del neorealismo, dove pecca una regia non proprio in grado di gestire l’operazione, oltre che una latitante direzione degli attori.
Abbiamo un nome come Aldo Fabrizi, che non è mai troppo grande nei ruoli melodrammatici, dove pende nell’ovvio, se non c’è un regista di polso che lo gestisce al meglio.
Siamo a Tombolo, nei paraggi di Livorno, dove nel dopo guerra si gestisce una situazione di prostituzione mercato nero.
Ruolo di contorno
Attore caratterista del nostro cinam anni '50, ottimo forse il migliore
Il ruolo della figlia, in un contesto migliore non sarebbe sfigurata
Il sergente nero, approssimativo come attore.
Memore di Roma Città Aperta, non riesce gestire bene il suo ruolo, anche perché non guidato da un buon regista.
Regista a cui è stato dato un compito troppo arduo da portare in porto, al di sopra delle proprie possibilità
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