Regia di Breck Eisner vedi scheda film
Horror e azione dei tempi moderni fusi insieme e collegati a un prologo disperso nei secoli con un Vin Diesel versione Conan il Barbaro (al grido "col ferro e col fuoco" mulina spada e affonda colpi). Gli anni passano e con un incredibile salto temporale ritroviamo Vin Diesel, nel frattempo divenuto immortale, combattere contro streghe e malefici nella vita di tutti i giorni. La stregoneria e l'occultismo appaiono infarciti di effetti speciali, così forti da orientare il film ai confini della fantascienza. Erbe magiche, filtri di ogni sorta, sortilegi e occhieggiamenti a Matrix rappresentati da viaggi nella mente degli altri, in cui chi vi muore muore anche nella vita reale. E ancora sentinelle meccanizzate che vigilano sulla prigionia di streghe e stregoni confinati in un limbo per aver violato le norme imposte dall'ordine chiamato a vigilare sull'apocalisse. E poi sciami di mosche che invadono la città, colpi di scena finale e un protagonista solitario che scoprirà l'amore per la seconda volta nella vita.
Fracassone è dir poco. Vin Diesel ci sta come il cavalo a merenda. Vedere film sulla stregoneria in cui si spara con i fucili a pompa toglie ogni forma di fascino al mondo dell'occultismo. C'è anche uno smielato tentativo di condanna alle crociate mosse dall'inquisizione ("Salem è stata uno spaglio") e una visione neutrale della magia. Da combattere non sono le streghe, ma coloro che impiegano rituali di magia nera. Non sfruttati Caine e soprattutto Elijah Wood (che fa anche una fine da idiota). Finale aperto a un sequel che viene girato qualche anno dopo. Niente di che, anche se con qualche spunto innovativo.
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