Regia di Roger Corman vedi scheda film
Davvero buono questo film di Corman dal racconto di Poe, e aggiungo anzi che il regista dette i suoi risultati migliori proprio con gli adattamenti tratti dallo scrittore americano. Come sempre l’ambientazione è ottima e molto efficace: la casa lugubre e tetra, i corridoi bui, le ragnatele sulla mobilia squallida, kitsch e consumata dal tempo…. Anche la musica devo dire che è bella. I finanziamenti saranno stati anche contenuti, ma mai si ha l’impressione di un lavoro buttato su o solo lievemente compromesso dai suoi scarsi mezzi. Anzi, questi vengono usati al meglio. Vincent Price come sempre è perfetto come personaggio oscuro, tormentato, misterioso, pazzo. E naturalmente, come spesso accade anche nella realtà, c’è sempre la donzella che se ne sente attratta, se ne innamora, e poi se la vede brutta. La scena dell’incubo di lei, dove la domestica le porge dei fiori e poi compare sul volto di quest’ultima una strana e ambigua espressione è veramente spaventosa, benché sia difficile spiegare cos’è che susciti il terrore. Anche la bara con la finestrella e il volto della morta sotto fa la sua paura. Buona e pertinente col tema del film anche l’idea di far interpretare le due donne dalla medesima attrice. Insomma un gran bel horror con misteri, spaventi, atmosfere.
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