Regia di Roger Corman vedi scheda film
Il soggetto è alcune volte scontato, data la piuttosto lineare trasposizione dell'omonimo racconto di Poe. Pertanto, oggi, una storia ottocentesca e classica come questa potrebbe risultare un po' datata, e comunque non granché "stimolante" rispetto a lungometraggi di impatto, sperimentali, magari prodotti dopo gli anni '60. Eppure, ciò che risalta in modo particolare è la regia di Corman, molto movimentata, con le tipiche carrellate repertine a destra e poi a sinistra. Prova un tantino meno da gigione per la primadonna Vincent Price, shakesperiano e affascinante: un certezza. Sprazzi visionari notevoli, come il sogno della protagonista lady Rowena/Shepherd. Filmetto godibile, girato con gran maestria.
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