Regia di Sean Evans, Roger Waters vedi scheda film
"We don't need no education, we don't need no thought control!" E 'solo rock' n 'roll? Io non credo. Questo testo è la base per il punk, quindi possiamo dire che Roger Waters sta ai Pink Floyd come il Grunge sta al Rock. The Wall, un film manifesto, profetico, pieno di idee e versatile. Vi troviamo il rifiuto della guerra, le politiche sbagliate e corrotte, ma c'è di più, l'analisi introspettiva delle paure dell'uomo, spinto verso la costruzione personale di un muro, a causa dell'isolamento, fino ad una possibile auto-distruzione. Musica "louder than louder" in risposta a questo, sempre più in alta, per abbatterlo quel muro, trovare empatia in altre persone; molti sono stati in grado di distruggere quel muro, mentre altri, meno fortunati, non ci sono riusciti, hanno visto questo muro ricostruirsi ogni mattina, abbattuto gridando a gran voce in concerto la sera prima, ma a volte il Pink interiore non riesce a liberarsi. Favoloso, trent'anni dopo, l'opera dal vivo "Roger Waters - The Wall", culmine poetico di un uomo senza età, destinata a rimanere un simbolo dell'uomo del XX secolo, con la sua storia e le sue paure, lasciato in eredità ai nipoti del nuovo Medioevo verso cui andiamo.
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