Tre storie si svolgono nel corso di una sola notte: ognuna, per motivi diversi, ha a che fare con Ivo, un lavoratore dal passato oscuro. A poco a poco, emergerà il ritratto della fosca vita dell'uomo e di tutta l'area di un piccolo villaggio croato bloccato e imprigionato dalla guerra.
Il buio, i silenzi, le frasi appena pronunciate, gli sguardi, la diffidenza perfettamente fotografate dal regista Zvonimir Juric non possono non nascondere la pesante eredità che ha lasciato la sanguinosa e feroce guerra etnica del Balcani. Le atrocità di quegli anni hanno lasciato il segno.
Voler andare fuori, e intanto rimanere dentro. Il ritorno della pace invita ad una corsa impossibile. La ritrovata libertà è un vuoto che respinge. Che trattiene tutti all'interno di una casa diroccata, piena di familiari rottami. In cui ci si illude di poter essere vivi. Di poter essere nuovi e migliori.
Giocato sul naturalismo di una serie di inquadrature fisse in campo medio e sulla laconica sobrietà dei dialoghi è un dramma della solitudine e del pregiudizio che si traduce in un apologo nichilista sul valore dei sentimenti e sulle misteriose forze che governano il destino degli uomini.
Con la macchina in panne su di una stradina di campagna, una donna viene soccorsa nottetempo e aiutata da un taciturno agricoltore di mezza età che la accompagna alla vicina stazione di rifornimento. Qui viene informata che l'uomo è appena uscito dal carcere dopo una condanna ventennale per violenza carnale ma decide lo stesso e con qualche titubanza di concedergli fiducia. … leggi tutto
Raccogliere cosa. Il passato è erba da falciare. Non fa che ricrescere, e bisogna insistere, perché quell’eredità è gramigna, che non se ne vuole andare. È così per Ivo, ma anche per tutta la sua patria, che ancora vive nel ricordo onnipresente di un conflitto fratricida che ha distrutto tutto, e che ancora impedisce di ricostruire… leggi tutto
In una notte di mezza stagione, una donna termina la benzina e si avventura in una strada tra i campi in cerca d’aiuto. Un trattore si avvicina e il conducente, Ivo, un mietitore di mezza età, si offre di aiutarla. Tra l’anodino e l’inquietante, The Reaper, col suo titolo già largamente evocativo, inizia con l’apparente banalità del quotidiano e…
Panoramica Siamo stati silenziosi per un po', ma torniamo con un titolo che ci è davvero piaciuto, e a quanto pare sembra aver riscosso consensi anche… segue
Il mietitore (tristo)
Tutto in una notte. Una notte dalla quale emerge come un'astronave aliena il trattore di Ivo, agricoltore che lavora solo di notte.
Le luci illuminano Mirjana, una donna sulla strada. Immobile come un gatto dallo sguardo lontano, abbagliato dai fari di un'auto prima della morte.
Tutta la prima parte di The Reaper è un gioiello di tensione che richiama il…
Se l'Ulisse di Joyce è tutta la vita in un giorno, The Reaper potrebbe essere tutta la vita in una notte; con inizio scandito dal ticchettio di passi soli su una strada sperduta tra i vigneti e fine cadenzata dal suono ovattato di respiri nel sonno. Tra questi due estremi diverse storie si incrociano e prendono forma: le più toccanti sono quella dell'agricoltore Ivo, Il Mietitore…
Il buio, i silenzi, le frasi appena pronunciate, gli sguardi, la diffidenza perfettamente fotografate dal regista Zvonimir Juric non possono non nascondere la pesante eredità che ha lasciato la sanguinosa e feroce guerra etnica del Balcani. Le atrocità di quegli anni hanno lasciato il segno nella popolazione e ogni gesto, ogni reazione dimostrano quali ferite ognuno di loro si…
Sono tre le storie che si intersecano fra loro in questo nuovo, interessante film di Zvonimir Juric, premiato al Pula Film Festival 2014 e passato anche dal Toronto International Film Festival 2014 nella sezione Cinema Contemporaneo nel Mondo. Tre racconti di solitudini che si sviluppano nel tempo ristretto di una sola notte o giù di lì (lo sfondo è quello di…
Raccogliere cosa. Il passato è erba da falciare. Non fa che ricrescere, e bisogna insistere, perché quell’eredità è gramigna, che non se ne vuole andare. È così per Ivo, ma anche per tutta la sua patria, che ancora vive nel ricordo onnipresente di un conflitto fratricida che ha distrutto tutto, e che ancora impedisce di ricostruire…
Con la macchina in panne su di una stradina di campagna, una donna viene soccorsa nottetempo e aiutata da un taciturno agricoltore di mezza età che la accompagna alla vicina stazione di rifornimento. Qui viene informata che l'uomo è appena uscito dal carcere dopo una condanna ventennale per violenza carnale ma decide lo stesso e con qualche titubanza di concedergli fiducia. …
Urla in sordina compresse fra i brandelli delle immagini. Urla zittite, ammutolite. The Reaper è un film buio, privo di luce e di catarsi, in cui l’oscurità è squarciata da fredde illuminazioni artificiali (fanali, pali della luce, neon). Colori e tonalità visive che si fanno portavoce del posticcio tentativo degli esseri umani raccontati di diventare…
Il 14 marzo 2015 è nato il canale streaming di FilmTv, che raccoglie pellicole invisibili di qualità, proprio come quelle proposte dalla rubrica Scanners (e raccolte nella nostra omonima pubblicazione…
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Il buio, i silenzi, le frasi appena pronunciate, gli sguardi, la diffidenza perfettamente fotografate dal regista Zvonimir Juric non possono non nascondere la pesante eredità che ha lasciato la sanguinosa e feroce guerra etnica del Balcani. Le atrocità di quegli anni hanno lasciato il segno.
leggi la recensione completa di michemarUn film che non lascia indifferenti e che cresce esponenzialmente dopo la visione.
leggi la recensione completa di ROTOTOMVoler andare fuori, e intanto rimanere dentro. Il ritorno della pace invita ad una corsa impossibile. La ritrovata libertà è un vuoto che respinge. Che trattiene tutti all'interno di una casa diroccata, piena di familiari rottami. In cui ci si illude di poter essere vivi. Di poter essere nuovi e migliori.
leggi la recensione completa di OGMGiocato sul naturalismo di una serie di inquadrature fisse in campo medio e sulla laconica sobrietà dei dialoghi è un dramma della solitudine e del pregiudizio che si traduce in un apologo nichilista sul valore dei sentimenti e sulle misteriose forze che governano il destino degli uomini.
leggi la recensione completa di maurizio73