Regia di Renato Polselli vedi scheda film
Non è esattamente Dracula e non è neppure, nonostante le assonanze del titolo, il fantasma dell'opera: siamo qui in presenza dell'arte di arrangiarsi di Renato Polselli, una vita da mestierante del cinema nostrano, all'epoca - primi anni Sessanta, si sostiene che le riprese di questa pellicola fossero cominciate già nel 1961 - sperimentatore nel genere horror gotico. Sperimentatore, sì, ma più per necessità che per curiosità artistica: con due soldi di produzione il Nostro, insieme al co-sceneggiatore Ernesto Gastaldi, imbastisce questo rimasticamento di varie trame da brivido e riesce anche a portare a casa qualche briciola di risultato; non vanno sottovalutate infatti l'atmosfera morbosa in sottofondo lungo tutta l'opera (piuttosto insolita per i tempi) e la costruzione narrativa sufficientemente solida, certo non eccelsa, ma neppure tirata via. Una serie di richiami all'omosessualità femminile rendono in particolare l'idea delle tipiche 'trasgressioni polselliane' messe anche qui in scena; fra gli interpreti si possono segnalare Marco Mariani (Marc Marian nei titoli di testa), Aldo Nicodemi (aka Boris Notarenko), Renato Montalbano, Giuseppe Addobbati e la giovane Milena Vukotic, ancora distante dalla futura notorietà. 3/10.
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