Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
Charlot si accomoda su una panchina, in un parco, e sogna di essere un cavernicolo. La rivalità col re della tribù per l’amore della preferita di quest’ultimo, gli creerà non pochi problemi…
“Charlot e gli uomini preistorici” (o anche inspiegabilmente “Il suo passato preistorico”) è l’ultimo film di Chaplin con la casa di produzione Keystone di Mack Sennett. Nel film, la pretestuosa matrice onirica delle vicende (pretestuosa oggi, ma sicuramente meno banale nel 1914), porta il personaggio di Chaplin, già fortemente rodato da una trentina di cortometraggi, indietro fino ai tempi della preistoria, dove sfrutta un po’ di clichè sull’era dei cavernicoli (clava, vestiti di pelle animale, società fortemente maschilista), per realizzare con le solite movenze inconfondibili numerosi siparietti con il suo partner dell’epoca Mack Swain (che diventerà famoso dieci anni più tardi nel ruolo di Giacomone nel capolavoro “La febbre dell’oro”). ll cortometraggio, di ventidue minuti di durata, è anche diretto e montato da Chaplin. Lo spunto venne da interessanti ritrovamenti coevi dell’epoca preistorica, mentre la matrice onirica degli eventi e gli strani costumi ricordano alcune trovate care a Méliès. Meno interessante di altri lavori dell’epoca, ma efficace per delineare il percorso dell’autore britannico.
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