Trama
La giovane orfana Aicha si trova da sola nelle foreste del Marocco centrale quando si ritrova in balia del criminale locale Abbas e della sua fidanzata Nadia. Altrove, lo scrittore marocco-iracheno Zacaria cerca il fratello mentre i fantasmi di una passionale relazione con l'insegnante Judith continuano a perseguitarlo.
Approfondimento
THE NARROW FRAME OF MIDNIGHT: UN VIAGGIO DI RICERCA
Scritto e diretto dalla regista di origine marocchina Tala Hadid, The Narrow Frame of Midnight racconta la storia dei sentieri incrociati della giovane orfana Aicha e dello scrittore marocco-iracheno Zacaria. Nelle foreste centrali del Marocco, la piccola Aicha ha alle spalle un tormentato passato quando, prelevata dalla sua abitazione tra le montagne dell'altipiano dell'Atlante e venduta, si ritrova in balia del piccolo criminale Abbas e della sua conflittuale fidanzata Nadia. Zacaria, invece, si è lasciato tutto alle spalle, tra cui l'appassionata relazione con l'insegnante Judith, per mettersi sulle tracce del fratello. Il destino, però, porta i percorsi di Aicha e Zacaria sulla stessa via, facendo da preludio a un viaggio che li porterà ad attraversare tutto il Marocco per arrivare a Istanbul e proseguire oltre le pianure del Kurdistan.
Con la direzione della fotografia di Alexander Burov, le scenografie di Dominique Lacloche e i costumi di Myriam Laraki, The Narrow Frame of Midnight conta sull'interpretazione dell'attore inglese di origini egiziane Khalid Abdalla (è Zacaria), dell'attrice francese Marie-Josée Croze (è Judith) e dell'esordiente Fadwa Boujouane (è Aicha), bambina di sette anni nativa del quartiere Cuba di Casablanca. Presentato in concorso al Festival di Roma 2014, The Narrow Frame of Midnight è così spiegato dalla regista: «The Narrow Frame of Midnight disegna i percorsi di diversi personaggi che faticano a trovare un proprio posto nel mondo, alla ricerca dei vivi e dei morti, degli altri e di loro stessi. I cammini di tali personaggi si intersecano più volte e, sebbene i loro destini divergano, sono collegati in maniera profonda. L'arco di ogni viaggio riflette e informa sui viaggi altrui. Tre dei personaggi (Aicha, Zacaria e Judith) sono alla ricerca di qualcosa e, come esploratori, decidono di imbarcarsi in un viaggio la cui meta finale è sconosciuta. I Greci, come ricorda la scrittrice Jeanette Winterson, sostenevano che per raccontare le vite segrete occorreva dell'inchiostro invisibile. E, in un certo senso, i personaggi con cui viaggiamo in The Narrow Frame of Midnight hanno deciso di comprendere la storia che nascondono e di continuare a scriverla a qualunque costo.
Tra le altre cose, il film si interroga sul concetto di 'non appartenenza', condizione comune a innumerevole persone - immigrati, rifugiati, esuli e nomadi - che vivono in ambienti temporanei dai quali andranno prima o poi via. Come può essere descritto tale spazio di vita temporaneo? Che cosa separa e differisce l'Est dall'Ovest o il Nord dal Sud? Che cosa accade sul confine tra memoria e storia? In The Narrow Frame of Midnight, le frontiere sono in costante mutamento e ogni cosa si perde prima di essere ritrovata e poi persa nuovamente.
Tra i personaggi, ce n'è forse solo uno che esiste a prescindere dagli altri e che possiede la reale forza di un personaggio: la bambina, Aicha. Il suo mondo, quello dell'infanzia, si distingue dal resto ed è inviolabile. Nonostante subisca le peggiori brutalità e desolazioni del mondo degli adulti, lei rimane la più potente, coraggiosa e libera, dei personaggi. Lei è l'unica a essere in possesso di una vista ancora incontaminata, non inficiata dalle difficoltà e dalle crudeltà della realtà che la circonda».
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