Regia di Oliver Blackburn vedi scheda film
Un incipit di bassa lega apre i giochi, la caccia ha inizio. C'è una setta tecno-teen, c'è una ragazza sola al College per la festa del ringraziamento e un pugno di vitelloni da macello a guardarle le spalle. Possiamo aspettarci qualcosa di meno scontato? La risposta è no. Ilarità a profusione per i cattivoni: si mascherano con la carta stagnola, posseggono l'evanescenza del ninja e la determinazione inarrestabile del terminator; vorrebbero scimmiottare i wasp de "La Notte del Giudizio" senza una motivazione plausibile. Più o meno come la trama. Il ricorso alla tecnologia giovane è abbondate quanto irritante ma resta in linea con quanto si fece trent'anni or sono con la stessa tipologia di prodotto.
Regia altalenante che va a scomodare pezzi grossi con il fegato dei principianti: l'Overlook Hotel e il triciclo di Danny che qui si fa skateboard. Perché?
Locandina accattivante che rinverdisce il 'siglo de oro' del thriller anni 80 e poco altro. Su tutte, si salva la scena del contrattacco in piscina, in ottima simbiosi con la colonna sonora, dove la protagonista cambia pelle e si trasforma in una nuotatrice/commando con tanto di occhialini. Pregevole.
Neanche Haley Bennett è da buttare, unico volto credibile in 86 minuti di pellicola.
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