Regia di Angelina Jolie vedi scheda film
«Dobbiamo smetterla di fare gli stronzi»: si scioglie così By the Sea, nel primo e unico sorriso di Angelina, agguantato da Brad dopo due ore di raggelata sofferenza. Liquidare con una risata di scherno il terzo lungo diretto (scritto, prodotto, interpretato) da Mrs Jolie Pitt (il doppio cognome campeggia significativo sui titoli di testa; è anche la prima volta che i Brangelina recitano insieme da Mr. & Mrs. Smith) è facile. Una coppia di coniugi americani, in un generico passato vintage, si concede una vacanza sulla costa francese, in un isolato angolo di paradiso; lui, Roland, è uno scrittore alcolizzato senza più ispirazione, lei, Vanessa, è un’ex ballerina che affoga un trauma negli psicofarmaci. La distanza tra intenzioni e risultato è abissale: Jolie Pitt insegue Antonioni (nientemeno!), mentre cerca se stessa sulle falesie, annega il male di vivere in pose plastiche, cambia abiti d’alta moda, indugia con la mdp su dettagli sfarzosi (i bagagli Louis Vuitton, la macchina da scrivere Olivetti Valentine). L’incomunicabilità si allarga in dialoghi scarni e involontariamente ridicoli, eppure mentre il film avanza esplodono piccoli cortocircuiti. Il principale dei quali sta nella coincidenza tra divi e personaggi, in una sgradevolezza “coloniale” ricercata con testardaggine. Ed è quasi una vertigine vederli spiare dal buco della serratura le vite (normali?) degli altri: lascia il sospetto che, al di là dell’apparenza pomposa, qui nessuno abbia voluto davvero prendersi sul serio.
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