Regia di Sergio Sollima vedi scheda film
Film realizzato per la televisione sull'onda del successo dello sceneggiato a puntate (poi si sarebbe definito genericamente 'telefilm' e oggi approdato alla qualifica di 'serie tv') diretto dallo stesso Sollima e con il medesimo fascinoso protagonista, Kabir Bedi; il risultato è decisamente piatto e privo di verve, due ore di avventure e combattimenti e buoni sentimenti impilati con mestiere, ma senza particolare originalità, un po' schematicamente. Sceneggiatura firmata da due autori della precedente serie (Alberto Silvestri e il regista); ritornano anche molti degli interpreti, fra i quali le star Philippe Leroy (il fido Yanez) e Adolfo Celi. Ruoli laterali anche per Massimo Foschi, Franco Fantasia e Sal Borghese; senza dubbio riuscite le musiche dei fratelli De Angelis (il tema centrale è addirittura leggendario). Fra i tanti Sandokan usciti sullo schermo italiano, quello di Sollima e Bedi non è certo l'ultimo, ma neppure il primo: una mini-saga sul personaggio ideato da Emilio Salgari era già stata portata sul grande schermo un decennio prima dall'oscuro mestierante Luigi Capuano; il successo televisivo dello sceneggiato del 1976 fu però tale da decretare l'identificazione di Kabir Bedi in Sandokan presso l'immaginario collettivo nazionale. Francamente, ci si sarebbe potuti fermare lì, senza mettere in piedi questa pellicola dai pochi spunti interessanti. 3/10.
Mompracem è finita nelle mani dei crudeli inglesi e il pirata avventuriero Sandokan si vede costretto a liberare la Malesia dalla nefasta presenza degli europei.
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