Regia di Carlo Ausino vedi scheda film
Softcore senza pretese prima ancora che scrupoli, si suppone sia il sequel del Senza scrupoli diretto nel 1986 da Tonino Valerii, già di per sè non proprio un capolavoro. In realtà, a parte qualche attinenza con la base della trama (uno stupro che sancisce l'inizio di un legame morboso fra vittima e carnefice), non c'è neppure una diretta discendenza fra le due pellicole; ma poco importa, data l'inconsistenza di entrambi i prodotti, destinati in maniera evidente a un mercato che oltrettutto andava sempre più perdendo colpi. Se il cinema di genere italiano infatti era in netto declino da qualche anno, fu la diffusione delle vhs e dei videoregistratori su scala massiccia a permettere i suoi ultimi blandi rantoli, fra i quali si può annoverare anche questo lavoretto di Carlo Ausino. Il regista torinese giungeva peraltro qui al capolinea di una carriera quindicennale, la cui punta di diamante fu il poliziottesco Torino violenta del 1977. Senza scrupoli 2 è un guazzabuglio di scenette a tasso erotico medio-alto, diretto neppure malaccio e con una colonna sonora (Michael Serfran) stranamente - date le circostanze - ritmata e piacevole; la sceneggiatura è di Riccardo Ghione ed Emiliano Di Meo; la protagonista è Virna Anderson (la romana Virna Bonino) e al suo fianco, tra gli altri, troviamo la pornodiva Luana Borgia e Marino Masè. 1,5/10.
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