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Minions

Regia di Kyle Balda, Pierre Coffin vedi scheda film

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La recensione su Minions

di supadany
7 stelle

Dopo i successi, in crescendo, dei due “Cattivissimo me”, era ghiotta la possibilità di realizzare un lungometraggio tutto dedicato ai piccoli esserini gialli, tanto pasticcioni quanto desiderosi di prestare servizio per un super cattivo.

Un’operazione non semplice considerando le loro modalità comunicative; per ovviare a ciò si sono scelte le vie più facili e se si ride abbondamente (almeno lo fa chi li ha amati in precedenza) si può anche dire che per il resto è un lavoro al di sotto delle aspettative.

Fin dalla loro comparsa, i Minions sono alle dipendenze del cattivo di turno, ma la loro inettitudine li porta spesso a doverne cercare di nuovi.

Quando l’umore della truppa è ai minimi storici, causa mancanza di un padrone, tre di loro d’imbarcano in un’avventra volta alla ricerca di un nuovo leader da seguire.

Lo troveranno in Scarlett Sterminator, ma quest’ultima non si dimostrerà con loro poi così affettuosa.

 

scena

Minions (2015): scena

 

Spin-off, ma anche prequel, di “Cattivissimo me”, con l’ideatore francese Pierre Coffin ancora, saldamente, al timone, regala ciò che promette, ma non riesce ad eguagliare il modello originale.

Questo per alcune scelte non proprio felici, prima fra tutte quella riguardante la voce over presente soprattutto nella genesi iniziale; chiaro che era complicato accompagnare questo ricco spezzone senza apporre spiegazioni, ma il passo creativo in più risiedeva proprio in questo.

In più, se è vero che che un film formato “minions” era invitante, purtroppo si sente la mancanza degli altri personaggi “storici” principali; Gru s’intravede, ma quando i giochi sono già fatti, le tre bimbe mancano da matti (come tutto ciò che lega loro indissolubilmente) e i subentri non sono (almeno) alla loro altezza, ma solo funzionali allo sviluppo della trama che in fondo segue una routine già espressa (difficile chiedere di più a tal riguardo).

Detto questo, il divertimento è comunque ampiamente garantito, al netto di alcuni passaggi a vuoto, comunque mai troppo dilatati, ed il ritmo rimane sospinto da parecchie trovate.

Sorprendenti invece, per l’ambito cartoon, la colonna sonora rock (con tanto di minion che suonando perde il controllo e distrugge il suo strumento appena guadagnato con somma gioia), un certo gusto nel pescare citazioni cinefile su più fronti e l’irriverenza quando si affronta la figura della Regina Elisabetta (la sua corona diventa oggetto del contendere).

Un film che non tradisce le attese di base, ma che poi non riesce nemmeno ad andare molto oltre, la comicità slapstick tipicamente “minionese” rimane un marchio di fabbrica inconfondibile e vincente, i fan, soprattutto i più piccoli, rimarranno soddisfatti, ma non sarà per questo film che se ne faranno di nuovi, nonostante gli incassi in rapida moltiplicazione facciano pensare l’opposto; dietro vi è infatti tutta una campagna studiata ad hoc (ed alla grande visti i risultati), a partire dalle pubblicità pre-visione in sala, tutte riviste in formato minions.

Divertente (sempre seguendo l’antefatto, sia chiaro).

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