Regia di Pier Francesco Pingitore vedi scheda film
Divertente classico che intrattiene pur nella semplicità della sceneggiatura. Molto meglio il secondo tempo, con l'episodio con Pippo Franco e Carotenuto (il migliore del'intero cast) tifosissimi della Roma ma che si troveranno, per ragioni di cuore, a mettere in secondo piano i rancori sportivi contro i cugini laziali. Mitica la sequenza con Pippo Franco che, costretto a stare tra incudine e martello, si trova a dover passare da una gradinata all'altra dell'Olimpico, durante un'edizione straordinaria del Derby, indossando una giacca e un cappelino double face con i colori delle due squadre. Finirà col prendere le botte da ambo le parti.
Più grezzo l'episodio con Alvaro Vitali, Cannavale e Carmen Russo, con un Vitali nei panni di un arbitro manovrato, a sua insaputa, da un collega che ha pensato bene di trovare un metodo per alterare l'esito delle partite, così da fare quattrini col calcio scommesse. Vitali si ispira a L'Arbitro (1974) interpretato da Lando Buzzanca (carica come un toro i giocatori e invita energicamente in campo i soccorritori dopo averli stesi in campo), mentre il suo personaggio, nella vita privata, è costruito sul Fantozzi di Paolo Villaggio.
Comico di grossa grana. Comunque intrattiene e raggiunge l'obiettivo. Debole la colonna sonora. Regia e fotografia essenziale.
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