Regia di Fernando León de Aranoa vedi scheda film
La domanda che mi ronzava per la testa ogni dieci minuti circa di visione, era "come diavolo ha fatto questo discreto regista spagnolo ad avere un cast del genere?". E' il mistero più grande che ingloba altri piccoli misteri, tipo il senso di un film come questo. Un pozzo con un cadavere dentro, un luogo imprecisato della Bosnia durante la guerra più o meno recente e questi guasconi facenti parte di una fantomatica associazione umanitaria che devono trovare una corda per tirarlo fuori, pena l'avvelenamento dell'acqua. Tutto qui, davvero. Solo che questi guasconi sono attori del calibro di Benicio Del Toro e Tim Robbins, ambedue molto bravi, ma che c'azzecchino con i Balcani e la tragedia che li attraversò, non è dato sapere. Mettiamoci anche un'irritante, terribile, (ma bellissima), Olga Kurylenko, e il pastrocchio è completo. Il film più che svolgersi si stiracchia per quasi due interminabili ore, fra jeep, posti di blocco, macerie di guerra, strade sterrate, cadaveri di vacche e dialoghi solo a volte divertenti. Tenta un approccio leggero, scanzonato (e un po' machista) su un argomento molto rappresentato dal Cinema recente, ma non raggiunge l'obiettivo per via di una trama insulsa che lo porta a saltare in aria sulla mina della noia. Tutto sprecato.
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