Regia di Nicholas McCarthy vedi scheda film
Dopo l'interessante opera d'esordio (The pact) Nicholas McCarthy si conferma una promessa dell'horror riuscendo a superare se stesso, con un film che, pur essendo convenzionale nella trama, emerge sulla media grazie alla pregevole (e sensibile) tecnica di regia. Sorprendente.
La diciasettenne Hannah (Ashley Rickards), trascinata dal suo fidanzato, si lascia coinvolgere in uno strano rito, eseguito da un messicano, per cinquecento dollari. In realtà ha stipulato un contratto con il Diavolo, sancito in un crocevia con pronuncia del suo stesso nome. L'agente immobiliare Leigh (Catalina Sandino Moreno), prima di recarsi ad una mostra di pittura tenuta dalla sorella Vera (Naya Rivera), si ritrova casualmente a trattare la compravendita dell'appartamento di Hannah...
"Ho visto una bestia uscire dal mare, ingannare tutti gli abitanti della Terra e costringerli a ricevere il marchio sulla mano destra, il numero della Bestia: e quel numero è... 666."
Su uno sfondo sociale che sottotraccia ricorda i tempi in cui viviamo (la radio diffonde notizie inquietanti sulla crisi economica, la televisione informa sulle conseguenze dei cambiamenti climatici, con tsunami a mietere centinaia di vittime), va in scena il dramma di tre distinte esistenze femminili: una dolce adolescente tradita e condotta a Satana, mentre vaga persa sulla via dell'amore; quella di una onesta e malinconica ragazza che non potrà mai avere figli ma che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato; e a chiudere la futura meretrice deputata (suo malgrado) a dare alla luce l'innominato/a Anticristo/a. Scenari sconsolanti, con temporali quasi costanti, e resi malinconici grazie al taglio di illuminazione fredda, a base di azzurro, verde, grigio e blu: le componenti predominanti della -bellissima- tavolozza cromatica utilizzata, con riuscito adattamento al racconto, dall'ispirato Bridger Nelson (responsabile della fotografia). Anche la musica, in coppia con il continuo gocciolare dell'acqua che picchia sui tetti, nei vetri e sui vestiti, contribuisce a rendere lo sviluppo della storia davvero intrigante. Dopo la dipartita di quella che sembrava essere deputata al ruolo di protagonista, lo spettatore subisce un secondo attacco: pure chi ha raccolto il testimone cede il passo a mò di staffetta. Trovata, questa, spiazzante ma in grado di generare ancor più attenzione. Una casa (il titolo originale sui titoli di testa è proprio Home, sostituito sulla carta da At the Devil's door), una versione femminile di Faust e quindi una sorta di satanico patto (qui al posto del contratto un rotolo di banconote insegue il contraente), presenze infernali (letteralmente) che compaiono rannicchiate in qualche scomparto della casa e illuminate da lampi rumorosi. E ancora: un parto destinato a dare alla luce l'Anticristo (ma, giustamente, dati i tempi, non è più un maschietto). Un insieme di cliché e luoghi comuni, un omnibus dell'orrore che però, una volta tanto (e a differenza che altrove), funziona alla grande grazie alla perizia messa in campo da una supervisione attenta e meticolosa, frutto di un regista, Nicholas McCarthy, che aveva già lasciato intuire una sensibilità -e una classe- non comune nella bella opera di esordio (The pact). Il testo qui, pur essendo puramente evasivo e attinente la sfera soprannaturale, penetra letteralmente sottopelle grazie alle splendide performance di un cast affiatato e professionale e al substrato realistico, dato dai vaghi, veloci -ma proprio per questo incisivi- riferimenti all'attualità. Un film inquietante, personale e lirico, dove a sostegno di una scenografia talvolta eccezionale, compare anche una vena poetica puramente romantica (l'incessante clima avverso) per dare giusto contorno ad una storia che attanaglia, senza concedere spazio alcuno alla distrazione...
In Dvd nel catalogo Eagle. Edizione perfetta con ottima definizione video (anamorfico 2.35:1) ed audio (5.1 DTS). Durata della versione: 1h29m04s.
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