Regia di Paolo Genovese vedi scheda film
Guia è giovane, ricca in modo oltraggioso, potente, cinica, snob e naturalmente anche strafica; da Milano si sposta al sud per prendere possesso di un vecchio podere di famiglia, ma qui incontra un contadino grezzo, bestia, ignorante, bugiardo e inaffidabile, oltre che con un figlio a carico, e - com'è ovvio che sia - lo ama, ricambiata. Bah.
La crisi del cinema italiano. No, qui la crisi è già passata: c'è rimasto solo il baratro in cui sprofondare, il nulla più nulla che si possa immaginare, nel quale confluiscono idee balzane, personaggi inverosimili all'ennesima potenza, attori discutibili, amenità involontarie, luoghi comuni datati e al contempo anche quel poco di buono che della commedia nostrana rimane: qualche interprete di sicuro impatto, sostanzialmente, e l'inguaribile volontà di continuare a girare anche quando lo sfacelo si è già ampiamente compiuto. Sei mai stata sulla luna? non è un cinepanettone, ma è come se lo fosse: tolta la sufficiente cura formale di Genovese dietro la macchina da presa e le macchiette gustose di Sergio Rubini, Emilio Solfrizzi, Neri Marcorè (in un personaggio scritto con i piedi, peraltro), Sabrina Impacciatore e se si vuole anche Nino Frassica (che in fin dei conti ha solo quel ruolo in repertorio: il simpatico burino), del film non rimane proprio niente. Un niente dannoso, come detto, però: fatto di scempiaggini, buoni sentimenti, situazioni già straviste fino alla nausea; dopo i primi venti minuti di Sei mai stata sulla luna? anche i bambini hanno già intuito il finale. Il problema è che il finale arriverà oltre un'ora e mezza più tardi, dopo quasi due soporifere ore di proiezione. La sceneggiatura è del regista, di Pietro Calderoni e di Gualtiero Rosella; nel cast anche Raoul Bova, Liz Solari (la mediocre protagonista, anche lei comunque penalizzata da una parte scritta frettolosamente), Paolo Sassanelli e Dino Abbrescia. A un anno di distanza dal brutto Tutta colpa di Freud, Genovese insiste per fare un altro film brutto: in questi casi sarebbe invece consigliabile attendere e tornare sul set solo quando si è davvero convinti di ciò che si sta facendo. 2/10.
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