Regia di Paolo Genovese vedi scheda film
Era da tempo che una commedia italiana non si dava come "missione" la sensibilizzazione o piuttosto lasciasse di fondo un messaggio da recepire. Qui, seppur con uno sforzo immane di sceneggiatura, almeno si riscontra quella consona morale che dovrebbe essere riscontrata in ogni pellicola, ma la cui piacevole abitudine sembra sia stata persa per strada. Con quel finale che lascia un po’ a desiderare risultando sforzato, sommariamente è un buon prodotto sostanzialmente uguale ai prodotti nostrani, accomunati dalla capacità di lasciare con l’amaro in bocca e quel senso di insoddisfazione perenne, "bravo" Raoul Bova che sembra aver imparato qualche espressione in più, ma il lavoro da fare è ancora immane, è bella ma non troppo Liz Solaris, dal fastidioso accento straniero strascicante di cui non capirò mai il senso. Non aspettandomi troppo (anzi direi aspettandomi quasi niente) posso affermare con certezza di non essere stata delusa.
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