Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Salce mette in scena una commedia prettamente teatrale, dalla netta divisione in tre atti (il racconto di Giuliana del suo passato; il racconto dell'incontro con Pietro; la visita della madre di Pietro), con un preminente ruolo, nei primi due, della voce narrante (la Vitti in prima persona) ed ambientata quasi esclusivamente in pochi interni. Ma il regista riesce a dare una verve 'pop' al testo della Ginzburg (che compare in sceneggiatura con lui e con Continenza): l'opera si colora, il personaggio della Vitti si fa mattatore sulla scena, l'allegria suggerita dal titolo si diluisce nelle immagini filmate da Salce. Il ritmo rimane comunque basso, ma certo nulla si può rimproverare alla coppia di protagonisti. 5/10.
Pietro e Giuliana si sono sposati, ma non per amore: piuttosto per allegria e per una reciproca, forte simpatia. I due sono piuttosto diversi e la visita della di lui madre, donna di vecchio stampo, causerà non pochi problemi alla coppia.
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