Trama
A causa del crollo di una miniera d'oro, 33 lavoratori rimangono intrappolati nelle viscere della terra. La loro odissea andrà avanti per ben 69 giorni, tra difficoltà e istinto di sopravvivenza.
Approfondimento
THE 33: L'INFERNO DEI 33 MINATORI CILENI
Diretto da Patricia Reggen e sceneggiato da Mikko Alanne, Craig Borten e Michael Thomas a partire da un soggetto di Jose Rivera, The 33 si basa sul libro di testimonianze Deep Down Dark dello scrittore (premio Pulitzer) Hector Tobar per raccontare la vera storia dei 33 minatori cileni che nel 2010 rimangono sepolti vivi per 69 giorni a causa del catastrofico collasso della centenaria miniera d'oro e rame in cui stavano lavorando. Nel corso dei due mesi e mezzo, un team internazionale di esperti ha lavorato giorno e notte nel disperato tentativo di salvarli mentre familiari, amici e milioni di persone in tutto il mondo, aspettavano con ansia il ritorno in superficie degli sfortunati operai. Mentre tempo e risorse a disposizione iniziavano a scarseggiare, la psiche degli uomini intrappolati nella miniera ha dovuto rifuggiarsi nella forza d'animo per resistere, trasformando i minatori per sempre e tirando fuori tutto il loro coraggio.
Con la direzione della fotografia di Checco Varese, le scenografie di Marco Niro, i costumi di Paco Delgado e le musiche composte da James Horner, The 33 ricostruisce cosa è accaduto dentro la miniera e all'esterno seguendo sia i minatori intrappolati sia i loro familiari e la squadra di soccorso in attesa di quello che per tutti sarebbe divenuto un miracolo. Girato nel deserto di Atacama in Cile, a pochi chilometri di distanza da dove l'evento ebbe luogo, e nel profondo di due miniere situate nel centro della Colombia, The 33 fa partire la narrazione dal 5 agosto 2010, giorno in cui i 33 minatori scendono nelle viscere della miniera di San José, vicino la cittadina cilena di Copiapó, ignorando del pericolo a cui le loro vite sarebbero andate incontro. Mostrando i comportamenti dei minatori, dei parenti, dei soccorritori e del governo cileno, The 33 racconta di come ci si sente nell'essere intrappolati e nel guardare da vicino la morte con unica consolazione quella fede che avrebbe permesso a tutti di rinascere dopo 69 giorni.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
The 33 presenta un gran numero di personaggi, tra minatori, familiari e soccorritori, a cui dare voce. Dei 33 minatori bloccati a San José, ognuno con la propria storia personale alle spalle, ne sono stati scelti in maniera rappresentativa un decina, assurti a ruolo di protagonisti del film.
Dopo il crollo della miniera, emerge naturalmente come leader Mario Sepúlveda, colui che ha letteralmente la chiave per la sopravvivenza, essendo il custode delle risorse alimentari. Portatore di ordine e speranza nei suoi colleghi, è un incredibile motivatore, non perde quasi mai il controllo ed ha un grande senso dell'umorismo, che manifesta anche nella difficile situazione. A portarlo in scena è l'attore Antonio Banderas.
Supervisore della miniera è invece il capoturno Luis Urzua, meglio conosciuto dai suoi uomini come don Lucho. Nonostante abbia già avvertito i superiori del pericolo della miniera, don Lucho non è preparato ad affrontare il disastro e alla gestione dell'emergenza. Interpretato da Lou Diamond Phillips, è uno dei pochi che, capendo quanto la situazione dopo il crollo sia grave, non accetta di essere ottimista.
Lo spirito dei minatori più giovani è ben rappresentato da Alex Vega, impersonato da Mario Casas. Sebbene sia un meccanico specializzato, Alex ha scelto di lavorare in miniera perché con la moglie Jessica, portata in scena da Cote de Pablo, sta aspettando un bambino a cui vuole dare una vita migliore. L'attore Jacob Vargas ha la parte del minatore Edison Peña, che si distingue dal resto dei compagni per la sua infatuazione nei confronti del suo mito Elvis Presley, mentre Oscar Nuñez dà corpo al personaggio di Yonni Barrios, operaio la cui vita sentimentale, divisa tra due donne, sembra una telenovela. Il minatore Dario Segovia, supportato da Juan Pablo Raba: egli è il simbolo di tutti coloro che, oltre a rimanere intrappolato, deve affrontare anche un difficile calvario dovuto alla sua dipendenza dall'alcol. L'inesperienza è invece il tratto distintivo del boliviano Carlos Mamani, l'unico (spesso discriminato) non cileno interpretato da Tenoch Huerta. Altri tre fondamentali minatori per il film sono José Henriquez (il pastore del gruppo con il volto di Marco Trevino), Franklin Lobos (l'ex stella del calcio interpretata da Alejandro Hoic) e Mario Gomez (il più anziano dei minatori portato in scena da Gustavo Angarita).
Mentre i 33 minatori sopravvivono in condizioni disperate all'interno della miniera, all'esterno i familiari attendono loro notizie con trepidazione. A eregersi a ruolo di portatrice dei familiari è Maria Segovia, la sorella di Dario portata in scena da Juliette Binoche. Soprannominata "il sindaco di Camp Hope" (il campo allestito per ospitare i parenti), Maria è una vera forza della natura, che non si lascia scoraggiare dagli eventi e che infonde coraggio anche negli altri. Con lei si trovano anche Katty, la moglie di Mario Sepúlveda impersonata da Kate del Castillo, e la già citata Jessica, oltre che la consorte e l'amante di Yonni, interpretate rispettivamente da Adriana Barazza e Elizabeth de Razzo.
Dopo il crollo della miniera, nel deserto di Atacama arrivano i soccorritori. Di questi, quattro si rivelano decisivi: il ministro Laurence Golborne (con il volto di Rodrigo Santoro), il metodico ingegnere capo Andre Sougarret (impersonato da Gabriel Byrne), l'esperto americano di perforazioni Jeff Hart (cameo speciale di James Brolin) e il presidente cileno Sebastián Piñera (portato in scena da Bob Gunton).
Note
Ispirato agli eventi realmente accaduti nel 2010 nella miniera di Copiapó, in Cile.
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (4) vedi tutti
Dispiace per la "brutta" storia vera che hanno passato gli operai coinvolti nella realtà,ma sto film fa cag... Voto 0
commento di ILDIODELLERECENSIONILa drammaticità estrema della vicenda aiuta certamente gli autori e interpreti del film a smuovere le emozioni del pubblico. Tuttavia, va dato merito a quest'opera.
commento di putrellaFilm alquanto noioso anche se ci sarebbe poco da dire e da svolgere. L'evento è ispirato ad un fatto vero ma non si affrontano i problemi importanti. Si cerca di sviluppare una storia sulle vicende personali, ma ne esce qualcosa di molto debole. Personalmente avrei preferito vedere altro.
commento di sillabaFilm che ti fa riflettere voto 7
commento di eros7378