Regia di Giulio Ricciarelli vedi scheda film
Cosa ne sappiamo di film e di situazioni in
cui gli affanni inveritieri ospedalizi,
abbatimento di ponti, altrettante vittorie
con macchinose ingegnosità,
spese pazze e mancanze economiche di soldi
e cose altresì insindacabli, con le dovute distanze, nonchè
qualche assembramento non dovuto e in realtà non
poi così prolificiente, quel mendele che non conoscono
e non trovandolo si rivolgono al circo equestre della resistenza,
quei baffettini scarrozzinanti per portare altrettante notizie
teatrali e simil liete per le piazze con la distrazione di
lor signori che di nulla sapevano, con quel tanto sapere,
due persone che sembrano giocarsi non solo il
loro nome ma sè come persone per dichiararsi così
tali quando in altre nazioni e paesi nei film magari in modo incredibile a
torte e pasticcini s'accordano e si spartiscono le loro non soltanto
fatiche ma anche qualche finanziamento di soldi,
che poi sono quelli che spettano magari
e altresì quà e là ai paesani e ne sarebbe il diritto,
persone intersicate a disfare per sentirsi chissàchhì, nonchè
il perseverare con la magnoanimità di non
buggerare quelli, non chissàcchì, messi da un avversario soltanto perchè
tale, l'essere rinati marchionicamente con quegli incredibili presupposti sponsoristici,
e magari a loro insaputa, per quei grandi risultati e la non vittoria,
o il non cercare di mettercisi altrettanto come vuol democrazia
non può portare a una vittoria splendente forse
e anzichè al labiritno del silenzio, dove probabile forse
col senno di poi potevano fare quel qualcosa per la vittoria
e non ricordarsi di loro..., solo come unità della resistenza..., un film
senza spettacolo, con qualche nonosochè forse, per lo spettacolo,
ma forse non come quei 7 mila che te lo dico a fare di brasco e di film del genere.
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