Regia di Giulio Ricciarelli vedi scheda film
Negli anni '60 del Novecento un avvocato idealista (Fehling), che lavora alle dipendenze del procuratore generale Fritz Bauer (Voss), sta dando la caccia ai nazisti che, tra cambi d'identità e fughe all'estero, meritano di finire sotto processo. Tra questi, in particolare, il giovane e promettente avvocato si concentra su Joseph Mengele e su Adolf Eichmann. Ma tra connivenza di alcuni suoi superiori e omertà, l'operazione sarà tutt'altro che semplice.
Nato in Italia ma cresciuto in Germania, dove si è formato come attore e come regista, Giulio Ricciarelli esordisce alla regia sul grande schermo con un film didascalico, quasi scolastico, ma assolutamente avvincente, che si colloca a metà strada tra Lo stato contro Fritz Bauer (che sarebbe tuttavia arrivato sugli schermi un anno più tardi) e The German Doctor. Grande tensione morale sul tema della memoria collettiva, un riuscito intreccio tra dimensione personale e pubblica del protagonista e il valore nobilissimo dell'impresa artistica sono elementi più che sufficienti a farne un titolo da passare tutt'altro che in secondo o piano
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