Regia di Giulio Ricciarelli vedi scheda film
LABYRINTH OF LIES, in francese "Le labyrinthe du silence", mette n scena le tenaci indagini di un ambizioso e giovane procuratore legale Johann Radmann per far luce sulle ragioni del “silenzio” e delle “bugie” che hanno coperto e riabilitato come se nulla fosse successo, tutti i responsabili dell'eccidio di massa perpetrato dai nazisti ai danni dell'intero popolo ebraico, qui con particolare riferimento agli atroci episodi di sterminio presso Aushwitz.
Ambientato quattordici anni dopo la fine dell'Ultima Guerra (sono i tempi di ambientazione e in cui fu girato Hiroshima Mon Amour di Alain Resnais), il film del cineasta e produttore di origini italiane Giulio Ricciarelli, ma interamente prodotto in Germania, Labyrinth è un riuscito e rigoroso tuffo nel passato nei meandri di una società con la coscienza sporca che decise di dimenticare e non rivendcare alcunché. Un gesto nobile ma inaccettabile da parte di una comunità che cerca di reagire e ricostruire dove tolto, con il volto pacifico della tristezza per chi non ce l'ha fatta, mentre gli Americani considerano tutti questi sforzi un inutile perdita di
tempo quando il nemico numero uno e su cui concentrare tutti gli sforzi è l'Urss e la minaccia concreta è la Guerra Fredda che proprio in quegli anni comincerà a nascere e a svilupparsi in totale clandestinità.
Ottime e curatissime ambientazioni e scenografie, ed un bravo attore, il biondo ed affascinante Alexander Fehling nei panni del giusto che non riesce ad accettare e a far dimenticare, facendo passare per impuniti molti dei feroci, sadici aguzzini, una delle più atroci malefatte umane della storia.
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