Regia di Larry Ludman (Fabrizio De Angelis) vedi scheda film
Arruolato come poliziotto, il pellerossa Thunder si scontra con il vicesceriffo Rusty, che fa di tutto per toglierlo di mezzo. Così succede infatti: Thunder, pur innocente, finisce in carcere ed è costretto a evadere per vendicarsi di Rusty.
Gli anni '80 furono il breve ed effimero periodo di gloria per Mark Gregory, vero nome Marco Di Gregorio, italianissimo dal nome d'arte anglofono e attore pressochè improvvisato, comunque perfetto per physique du role e (mancante) presenza scenica per lasciare un segno nel contemporaneo cinema di genere nostrano. Di Gregorio era già stato protagonista nel 1983 del primo Thunder, regia dello stesso Fabrizio De Angelis (alias Larry Ludman), pellicola ugualmente inconsistente, ma capace di apprezzabili risultati al botteghino sulla scia dei vari Rambo e action movie d'oltreoceano; tant'è che nel 1987 arriva appunto questo Thunder 2 - e non sarà l'ultimo capitolo, poichè la saga del pellerossa giusto, ma vendicativo si concluderà in trilogia l'anno successivo, il 1988. Inutile accanirsi su pecche e difetti, limiti e problematiche del film: il budget è minimo e l'obiettivo pure, De Angelis lavora in fretta e, per le circostanze, pure bene, concentrandosi a ragione sull'azione e sul ritmo. David Parker Jr., cioè Dardano Sacchetti, lo affianca in sceneggiatura, come nel primo Thunder; fra gli altri interpreti si possono segnalare Raimund Harmstorf, Bo Svenson, Karen Reel e William RIce. Come sempre per questo tipo di lavori, una nota positiva proviene quantomeno dall'ambientazione delle riprese in terra americana, con volti presi dalle seconde e terze linee del cinema locale. 2/10.
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