Regia di Martti Helde vedi scheda film
IN THE CROSSWIND stupisce e tocca l'animo per l'argomentazione forte, lo stile inconsueto se non originalissimo della narrazione, la potenza degli sguardi di una protagonista incantevole.
Nel giugno del 1941, la repressione razziale ad opera di Stalin, si abbatte feroce ed implacabile sui popoli di confine, vale a dire sugli estoni, i lituani ed i lettoni. Migliaia di persone vennero con la forza portati via dalle loro città e condotti su due fronti principali: gli uomini in età da soldato in campi di concentramento, i vecchi, le donne ed i bambini confinati tra le immense lande siberiane,
Da una lunga serie di lettere scritte dalla giovane moglie Erna al marito durante il viaggio e poi successivamente in terra siberiana, il film ricostruisce le memorie di una profuga e la sua speranza di ritornare nella terra natia per ricongiungersi con il marito.
In un bianco e nero potente e luminoso, il giovane regista Martti Helde, classe 1987, filma in modo tradizionale il passato sereno della famiglia tra bucoliche passeggiate e gite in barca, mentre la macchina da presa segue instancabile con movimenti lenti e continui gli spostamenti dei protagonisti; poi la narrazione di quello che viene raccontato da Erna nelle lettere scritte al marito, viene rappresentato attraverso una ripresa in continuo pacato movimento su corpi immobili, quasi plastici, come una carrellata su una foto molto particolareggiata di cui si vuole riprendere ogni più piccolo particolare. Volti immobili colti nell'espressione più intensa che comunica emozione, sforzo fisico, dolore o rassegnazione da prigionia. Quasi a voler discernere una falsa fotografia da una ripresa cinematografica, uno sbuffo di vento coglie sempre qualche piccolo particolare in sottofondo, un foglio di carta, un mazzo di fiori, scuotendolo e facendolo muovere naturalmente, come per dar vita ad una rappresentazione plastica che meglio di qualunque altra rende l'idea della inevitabile staticità della pagina scritta.
Erna rivive nelle sue lettere al marito le difficoltà, la disperazione, ma anche i piccoli successi come l'acquisto di una mucca che le permette di rifornirsi quotidianamente di latte ed anzi du venderlo, ricavandone un minimo di sostentamento per lei e la figlia. Al suo ritorno a casa, la donna scoprirà che anche il marito, prima di morire in prigionia, le scrisse una unica lettera: in essa l'uomo, conscio della fine, presagiva un loro incontro come due venti di ugual forza ma opposta direzione che si incontrano nel procedere uno da est e l'altro da ovest, direzioni opposte che segnarono la definitiva separazione dei due giovani coniugi.
Il film è intenso, originale, straziante, ottimamente interpretato da attori che posano sulla scena fornendo la fissità di espressioni che meglio di chiunque altre rendono la veridicità della sofferenza e della umiliazione ricevute.
In the crosswind è davvero un film eccezionale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta