Regia di Sergio Bergonzelli vedi scheda film
Aspirante ballerina, Luna conosce Michel, il cui padre è un esperto coreografo. Fra i due ragazzi nasce la passione, ma - come spesso accade - i genitori si inseriscono nel rapporto, guastandolo. E nel peggiore dei modi.
Cosa c'entra questa pellicola con il Malizia di Salvatore Samperi, uscito nel già lontano 1973? Assolutamente nulla, ma basta dare un'occhiata all'anno di uscita del relativo sequel (Malizia 2000, targato 1991) per capire le ragioni di questo titolo: pura pubblicità estemporanea, una forma subdola e scorretta per attirarsi un po' di attenzione, pur senza un fondamento concreto. D'altronde dietro la macchina da presa (e a scrivere il copione) c'è Sergio Bergonzelli, semisconosciuto mestierante del cinema di genere di serie Z, che giunge con questo lavoro al termine di una trentennale carriera per lo più spesa a girare film erotici/soft porno. Anche questo Malizia oggi non si distacca granchè dal filone, predisponendo la blanda trama tutta in funzione delle scene di accoppiamenti, comunque sempre piuttosto casti negli atti (ma ben dettagliando le inquadrature anatomiche). Valentine Demy è la star della situazione; con lei compaiono in scena Antonio Marsina, Debora Calì, Lorenzo Bonaccorsi e altri interpreti ancora più prossimi all'anonimato totale; la resa in termini di recitazione è quella che è, ma poco male considerando la storia grossolana e la confezione dozzinale. 1,5/10.
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