Regia di Otto Rippert vedi scheda film
Si può tranquillamente affermare che Homunculus non sia un gran film, affetto com'è da una recitazione enfatica e teatraleggiante (tanto che una come Francesca Bertini, al confronto, può sembrare un esempio di sobrietà), ma anche da una trama piena di svolte gratuite ed incongruenti. È sostanzialmente un romanzo d'appendice, che soltanto nel titolo richiama la letteratura di E.T.A. Hoffmann. Il maggiore merito del film di Rippert consiste nell'avere in qualche modo anticipato il clima dell'espressionismo cinematografico e nell'essere stato uno dei primi film a dare vita ad una serialità: questo è, infatti, il primo capitolo di una serie che vedrà Homunculus addirittura puntare al dominio del mondo. E in questo - qui siamo ancora durante la Prima Guerra Mondiale - forse anticipa anche il destino di qualche altro omuncolo.
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