Regia di Jim Sharman vedi scheda film
Beh, che dire... innanzi tutto un cult in assoluto.
Anche chi non ama il cinema "cantato" non può resistere a questo film.
E' un'escalation di assurdità inserite in una logica caotica ma, a suo modo, ferrea. Infatti il Dr. Furter ha un'idea in testa, un desiderio e si da' da fare per realizzarlo, tutto ciò è più che normale (anche molto americano!).
La particolarità geniale sta proprio nel rendere alla portata di tutti ciò che da subito fa "paura", ciò che dovrebbe essere "normale" (gli asettici Brad e Janet) viene decontestualizzato ed inserito in un ambiente che non può non essere trascinante.
Alla fine si può dire che il film può essere un invito a liberarsi di tutte le assurde costrizioni morali per godersi la vita, con tutti i suoi pro e contro (Furter esagera un tantino e, come il barone Frankenstein, ne subisce le conseguenze).
Si gioca con gli stereotopi classici (castello lugubre=mistero e paura, abiti discinti=sesso e tabù, bigottismo=negazione dei piaceri) per mischiarli vorticosamente ed alla fine creare un calderone dove ciò che era non lo è più o, perlomeno, non lo rimane del tutto.
Di sicuro i colori e le "canzonette" (si fa per dire, la colonna sonora è bellissima) ben ci stanno in questa orgia di equivoci e doppi sensi tanto da diventarne la colonna portante e da caratterizzare i personaggi tanto da farli diventare maschere di se stessi.
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